Sul turismo si gioca una partita di fondamentale importanza per tutto il Sannio e, più in generale, per le aree interne. Una sensazione che diventa certezza se si va a ripercorrere quelle che sono state le decisioni assunte dalla Regione Campania negli ultimi mesi. Come si ricorderà, infatti, con la legge numero 18 del 2014 sono stati aboliti gli Ept, che hanno fatto – e faranno – spazio ai “nuovi” Ptl, acronimo che sta per Poli turistici locali. Non è solo un cambio letterale, ma sostanziale. Perché si va a modificare sostanzialmente gli assetti territoriali che regolano l'offerta turistica regionale. E che, di fatto, sguarniscono le aree interne da un presidio certamente non secondario come erano, appunto, gli Enti provinciali per il turismo. Ora si apre una partita del tutto nuova, nella quale di sicuro non mancano le incognite. Ne è assolutamente consapevole il sindaco di Benevento, Fausto Pepe, che ad Ottopagine illustra la sua strategia in materia. «La scomparsa degli Ept di sicuro penalizza tutti i territorio, non solo il nostro. Anche perché si va sempre più verso quella “centralizzazione”, anche in campo turistico, che di sicuro non è una pratica di successo. Soprattutto se pensiamo al fatto che già oggi è quasi tutto concentrato sull'area napoletana». Ma la fascia tricolore va oltre la lamentela e sottolinea l'impegno di Palazzo Mosti. «E' chiaro che va fatto, e stiamo facendo, un ragionamento a tutto campo in materia di programmazione. Capace di tenere la città di Benevento dentro un polo turistico del Sannio e, allargando lo sguardo, a tutte le aree interne. Del resto, il nostro ruolo preminente lo testimonia l'Unesco, ma anche i dati relative alle presenze che ci consegnano un quadro in controtendenza rispetto al contesto. Oltre al capoluogo – continua Pepe – va creato un polo turistico che coinvolga Pietrelcina, Cerreto Sannita, Sant'Agata e Montesarhio e tutte quelle realtà che sono attrattori naturali. Questo è il ragionamento da fare per creare un'attrazione concreta». Secondo il primo cittadino, ci sarebbero «tantissimi motivi per insediare il Ptl a Benevento. In passato siamo stati protagonisti di una battaglia per la sede della Soprintendenza, ora che abbiamo perso anche l'Ept credo sarebbe dannoso sottostimare la capacità turistica e ricettiva della città. Anche se – chiarisce l'inquilino di Palazzo Mosti – mi rendo perfettamente conto che va fatto un ragionamento collegiale». Allo stesso tempo, Pepe ricorda come «anche prima del provvedimento regionale abbiamo sottoscritto un protocollo con Pietrelcina e Cerreto con al centro la questione turistica e della valorizzazione territoriale». Un passaggio preliminare che faciliterà il percorso in provincia, secondo il primo cittadino. «Per quanto riguarda poi il Ptl è fondamentale individuare qualcosa che valorizzi davvero l'intero sistema sannita. Anche se mi rendo perfettamente conto del fatto che non si possono mettere insieme tutti i Comuni della provincia ma la parte più significativa. Ma è chiaro che la struttura si rivelerà poi utile per tutti. Faremo i passaggi istituzionali che servono, partendo da quell'accordo sottoscritto coi sindaci, precursore della legge di riordino regionale. Anche perché so che l'assessore Sommese vuole rendere operativa la legge entro il mandato – conclude Pepe –, dunque è più che mai necessario farsi trovare pronti».
Pepe: «Turismo, ecco la mia idea»
Il sindaco Pepe traccia la strada: «I nuovi Ptl vedano il capoluogo fulcro di un sistema»
Benevento.