E' carina Marion. Tanto. Quella grazia sul visino tipicamente francese che a guardarli la prima volta non assoceresti mai a severità sovranista. Ma oltre a Marion fa pure cognome Marechal e Le Pen. E avrebbero meritato un'accoglienza diversa il suo bel visino, il suo cognome e la sua storia che l'ha portata a essere eletta giovanissima nel Parlamento francese, a Montesarchio, dov'è stata ospite questa mattina, accompagnando il fidanzato Vincenzo Sofo, candidato al sud della Lega alle Europee e dunque in campagna elettorale.
Decisamente sotto tono l'accoglienza nel centro caudino: una decina di giornalisti, una ventina di over 60, tra ex amministratori, ex di altri partiti e nostalgici, tre o quattro ragazzini e tre contestatori dall'altro lato della strada, l'Appia, quella sì parecchio trafficata.
Vincenzo scende dall'auto, racconta, spiega che la Lega è arrivata anche al sud perché gli altri partiti qui hanno fallito , annuiscono i presenti, tutti in altri partiti fino a qualche giorno fa, ma un ex amministratore avverte: “Non chiamatelo trasformismo però, in politica il trasformismo non esiste”. No.
C'è poi la grana delle due leghe sannite: Vincenzo è arrivato in un comitato che sostiene lui, a 50 metri c'è l'altro comitato che sostiene altri candidati. “Già siamo alla Democrazia Cristiana con le correnti?” domanda un bravo cronista, “Ma no – risponde Vincenzo – le correnti sono segno che c'è dialettica politica” risposta democristiana, appunto.
Il coordinatore dell'iniziativa, ex An ed ex Forza Italia come da lui stesso ricordava, riprende anche la polemica lanciata “da una senatrice a Cinque Stelle che in campagna elettorale per le politiche non era manco sul territorio, era a Cortina d'Ampezzo”, facendo un po' un mix tra la senatrice Ricciardi, che effettivamente ha commentato l'arrivo di Sofo, e la Ianaro, deputata che fece registrare la sua presenza in Val d'Aosta.
Sullo sfondo Marion, col suo bel sorriso, fianco a fianco a Vincenzo nella campagna elettorale, che si concede ai selfie dei sostenitori ma non dice una parola né ai cronisti né alla platea, pur ristretta...peccato, la grazia delle r arrotondate alla francese avrebbe allietato maggiormente la giornata.