Soldi per disabili invece che ai consulenti: firma Abbate (Pd)

Il consigliere uscente ha sottoscritto il documento ad Amorosi

Benevento.  

Anche Giulia Abbate, consigliere regionale uscente e candidata al Consiglio regionale della Campania, ha firmato il documento elaborato dalla Fish regionale, per l’applicazione dei diritti ai disabili. Un atto già sottoscritto, in precedenza, dal candidato presidente Vincenzo De Luca. La condivisione, ieri, durante l’incontro tenutosi a Palazzo Maturi ad Amorosi. Incontro fortemente voluto da Abbate, e appoggiato dal Sindaco della cittadina della valle Telesina, Giuseppe Di Cerbo.

Non il solito confronto tra politici e tecnici con i soliti luoghi comuni, ma un forum aperto in cui ciascuno degli intervenuti ha testimoniato il disagio e la difficoltà di vivere, direttamente o indirettamente, una disabilità. Ciascuno di loro costretto a fare i conti con la solitudine assistenziale e con leggi e diritti che esistono, ma non vengono applicati.

“In questi cinque anni – ha dichiarato Daniele Romano, presidente regionale della Fish – non si è investito nelle politiche sociali. La Regione ha abbandonato i Comuni che, per via delle scarse risorse finanziarie, non hanno avuto la capacità di garantire assistenza. Il sistema è stato smantellato. Abbiamo elaborato, quindi, un documento sottoposto all’attenzione di tutti i candidati alla presidenza della Regione Campania, ma che solo Vincenzo De Luca ha condiviso e sottoscritto impegnandosi a cancellare le 400 consulenze esterne elargite da Caldoro e a reinvestire i 15 milioni di euro così recuperati in assistenza per disabili e anziani”.

Hanno contribuito ad arricchire il convegno anche Maria Venditti, componente del direttivo Fish; Apollonia Botticella dell’associazione ‘Insieme per’ balzata agli onori della cronaca, anche di quella nazionale, per la vicenda della riabilitazione dei bambini con disabilità che viene negata per l’esaurimento dei budget di spesa previsti e imposti dalla Regione; Mariateresa Vallefuoco avvocato del sodalizio ‘La Rete Sociale’ che affianca e assiste i malati psichici; Massimo Micco, presidente dell’Aifa che aiuta i nuclei familiari che abbiano al loro interno persone affette da disturbo di attenzione e iperattività ed Emilio Tazza, medico del 118, responsabile del Saut di San Salvatore Telesino che ha concentrato il suo intervento sull’intenzione della Regione di demedicalizzare le ambulanze allungando tempi di soccorso, aumentando i costi e allontanando la sanità dai cittadini.

“E’ stata l’occasione – ha spiegato il consigliere regionale uscente, Abbate - per fare il punto sulla catastrofe causata dai cinque anni di governo Caldoro in sanità e informare i cittadini sulle prospettive, per nulla incoraggianti, celate nel nuovo piano di riorganizzazione della rete ospedaliera. Ho voluto che a parlare fossero coloro i quali hanno vissuto e vivono quotidianamente sulla propria pelle i disastri provocati da una politica sanitaria miope fatta di tagli e tetti di spesa. Caldoro ha esautorato il Consiglio dalla programmazione sanitaria, con il pretesto della struttura commissariale, sfuggendo al confronto e calando decisioni dall’alto. E’ necessario un cambio di guardia che riponga al centro delle scelte, non freddi calcoli ragionieristici, ma una volte per tutte, la persona”.

Redazione