“De Luca crede di aver risolto il dramma della sanità in Campania mettendo le carte a posto e raccontando una realtà che esiste soltanto nel suo fantastico mondo. Far coincidere l’ipotesi di uscita dal commissariamento con l’aver messo ordine in un settore che continua a fare acqua da tutte le parti è una palese bugia raccontata a tutti i cittadini della Campania. Una bugia come quella raccontata nel luglio scorso, quando dichiarò ufficialmente e pubblicamente di aver presentato un piano di uscita dal commissariamento che ancora non esisteva e che ha presentato solo oggi, dandoci l’esatta misura della sua credibilità. In questo modo il governatore della Campania continua ad offendere quanti vivono ogni giorno, sulla propria pelle e sulla propria salute, le disfunzioni e le inefficienze della sanità regionale. Come se non fossero mai esistiti gli ultimi casi di allagamenti in reparti nuovissimi, di pioggia in sala parto, di formiche che prendono d’assalto pazienti intubate, di medici che muoiono di tubercolosi contratta nei reparti. Come se non fossero mai venute alla luce le nomine illegittime di dirigenti e manager senza requisiti, che noi per primi abbiamo denunciato, a cui sono stati prorogati incarichi senza alcuna procedura selettiva né criteri di trasparenza. Dirigenti senza esperienza né titoli, nelle cui mani il governatore ha messo la gestione di strutture nevralgiche, a partire dalla stessa Asl Napoli 1, la più grande d’Italia, a cui fanno capo strutture ospedaliere che non sono in regola con gli standard minimi di igiene e sicurezza e a cui manca persino la certificazione antincendio”. Così la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino.
“Gli unici provvedimenti di rilievo contenuti nel nuovo piano ospedaliero – sottolinea Ciarambino - sono frutto di nostre battaglie e di cui andiamo fieri. Grazie a noi è stato impedito lo smantellamento del Polo materno infantile all’Ospedale del Mare, in luogo del quale il governatore avrebbe voluto far sorgere l’ennesima cardiochirurgia funzionale solo ad assumere primari amici. Ed è a seguito delle nostre denunce che è stata impedita la chiusura del pronto soccorso dell’ospedale di Sant’Agata, che serve un bacino di utenti importante in un’area interna fortemente disagiata per le precarie condizioni di viabilità. Con o senza commissariamento, continueremo a denunciare ogni singolo abuso e ogni carenza strutturale che caratterizza la nostra sanità, contribuendo, come abbiamo fatto fino ad oggi, a migliorare un settore che, grazie al nostro Governo, non sarà più appannaggio dei giochetti della politica, ma nel quale opereranno esclusivamente professionisti scelti con criteri di trasparenza e meritocrazia”.