De Luca conserva Pronto soccorso e passa la palla al Ministero

Per Sant'Agata la palla passa al ministro. Intanto assemblea sindaci: "Pronti a dare battaglia"

Benevento.  

Per il Pronto Soccorso dell'Ospedale di Sant'Agata de'Goti la palla passa al Governo. Questo il risultato della giornata di oggi che ha visto le istituzioni impegnate in due diversi appuntamenti: l'assemblea dei sindaci della provincia di Benevento e l'incontro in Regione tra il presidente della Giunta De Luca, il consigliere Mino Mortaruolo e i dirigenti dell'Asl di Benevento e del Rummo Picker e Pizzuti. 

I risultati più importanti arrivano dall'incontro in Regione, che di fatto superano le decisioni dell'assemblea dei sindaci. A Palazzo Santa Lucia infatti si è deciso di congelare momentaneamente la situazione del pronto soccorso dell'ospedale di Sant'Agata, che dunque resta aperto e di passare la palla al Governo: "La Regione ha deciso di istituire nel presidio di Sant'Agata dei Goti un Pronto Soccorso in deroga quale zona disagiata, come prevede il d.m. n.70.  Già in serata è stata inviata questa proposta al Ministero della Salute. La Regione sollecita pertanto l'immediata approvazione della proposta della Regione Campania. Tale decisione risponde alle sollecitazioni pervenute dal Prefetto di Benevento relative alla situazione venutasi a creare sul territorio, e potrà contribuire a riportare serenità.. " La nota si chiude anche con una battuta sul vescovo Battaglia "..e tra l'altro evitare che il Vescovo di Cerreto Sannita sia distolto dalla sua attività pastorale".

Proposta che è stata dunque già inoltrata ed è sul tavolo del Ministero: "...ora chi è intervenuto sulla vicenda nelle manifestazioni facendo proseliti dimostri di poter fare i fatti, visto che il Ministro è loro espressione" è il commento che trapela, chiaro riferimento ai parlamentari grillini. 

Nell'assemblea dei sindaci di oggi, dove erano presenti 43 fasce tricolore su 78, sono intervenuti il sindaco di Benevento e presidente dell'assemblea dei sindaci: Clemente Mastella ed il sindaco di Sant'Agata Carmine Valentino, ed era emersa la volontà di dar battaglia per far sentire la voce del Sannio e tutelare il diritto alla salute di cittadini, chiedendo oltre al mantenimento del pronto soccorso a Sant'Agata e del Saut a Limatola anche una ristrutturazione del Rummo e il ripristino degli ex presidi ospedalieri di Cerreto Sannita e di San Bartolomeo in Galdo. Valentino ha dato anche la sua disponibilità a farsi portavoce di questa battaglia. 

Questo il verbale votato dall'assemblea: 

All’unanimità dei presenti, su proposta del Sindaco di Benevento On. Mastella, viene deliberato quanto segue:

L’Assemblea dei Sindaci della Provincia di Benevento chiede alla Struttura Commissariale, alla Giunta Regionale della Campania, alla Direzione Generale per la Tutela della Salute, alla Direzione Generale dell’AORN “San Pio di Benevento, alla Direzione Generale della ASL BN, per quanto di rispettiva competenza, affinché le stesse con ogni azione e provvedimento, preordinato e conseguente, relativo allo stabilimento “San Alfonso Maria de Liguori” di Sant’Agata de Goti, ricompreso nell’AORN “San Pio” di Benevento, in deroga a quanto previsto nel Piano Ospedaliero di cui al predetto ex DCA 8/2018,

Il mantenimento del Pronto Soccorso “Sant’Alfonso Maria de Liguori” di Sant’Agata de Goti con rientro nel circuito delle emergenze del 118;

di conseguenza il mantenimento h24 del SAUT in Limatola;

Il potenziamento dei PSAUT ex ospedali di Cerreto Sannita e San Bartolomeo in Galdo;

Il potenziamento strutturale, logistico e funzionale della ex AO “G Rummo di Benevento”, con l’apporto di nuove professionalità, nelle fasce carenti, con ricaduta qualitativa e quantitativa prestazionale riportando il Rummo quale punto di riferimento dell’intero Sannio e delle aree limitrofe;

Costituzione di un gruppo di lavoro composto da Sindaci, o loro delegati, rappresentanti delle varie aree provinciali per le problematiche sanitarie del territorio, nelle persone dei Sindaci : Clemente Mastella, Mario Pepe, Scetta Mario, Napoletano Michele, Domenico Parisi e Carmine Agostinelli.-

 

Cristiano Vella