La querelle candidature, che si è venuta a creare nel Nuovo Centro Destra del Sannio al momento della presentazione delle liste si arricchisce di un nuovo episodio.
Parte del coordinamento provinciale, con Luigi Barone, Gianvito Bello, Parisi, Palma e altri avevano contestato i metodi con cui erano stati individuati i candiati, Fernando Errico ed Ester D'Afflitto, giudicandole "candidature calate dall'alto" e ponendo un problema relativo ai voti di preferenza
Remore che erano state indirizzate ai vertici regionali e nazionali del partito...che pochi minuti fa hanno risposto.
Angelino Alfano e Gaetano Quagliariello infatti hanno inviato una lettera di risposta con cui si conferma fiducia al coordinatore provinciale Gianvito Bello in primis e al coordinamento provinciale in generale.
Nella lettera si fa riferimento in primis all'Udc e alla scelta di scendere in campo con De Luca, scelta che ha in qualche modo spiazzato anche l'Ncd: "La vicenda delle candidature ha intersecato aspetti locali e nazionali e, in particolare, è stata dominata dalla sorprendente e, francamente, inspiegabile decisione di allearsi con De Luca che i nostri “partner” di Area Popolare - l'UDC - hanno improvvisamente assunto nelle ultime ore. Tale contesto ha reso difficili quei necessari accordi tra la dimensione locale e quella nazionale, nonostante il proficuo ed infaticabile lavoro svolto dal Coordinatore regionale Gioacchino Alfano".
Alfano e Quagliariello, nel confermare la fiducia e l'apprezzamento a Bello hanno dichiarato che solo col rispetto delle regole si può mantenere l'unità del partito: "restiamo però convinti come voi che solo con il rispetto delle regole sia possibile mantenere la compattezza del partito e la sua natura inclusiva. Se in tal senso ci sono state delle mancanze da parte nostra, ce ne scusiamo e, insieme, confermiamo fiducia nel Coordinamento provinciale così come è stato costruito, nonché nella sua guida politico-organizzativa".
Eventuali determinazioni sull'organigramma del partito sono rinviate a dopo le elezioni, previa responsabilità però, tradotta con l'attesa di un risultato positivo alle urne: "