«Intervengo non per polemizzare con chi esercita l’ambulantato elettorale e prende le liste a noleggio; intervengo solo per affermare la verità della storia politico-amministrativa della città, rispetto alle falsità e alle millanterie».
Così Pasquale Viespoli, presidente di Mezzogiorno Nazionale che in una nota chiarisce: «L’Università e il Conservatorio hanno raggiunto l’autonomia durante il mio sindacato. Un risultato, in particolare per l’Università, frutto di un lungo, impegno comune della classe dirigente, a partire dalle battaglie negli anni sessanta della Destra sannita per finire con il lavoro, in particolare, di Pietrantonio e Perlingieri e il finanziamento, durante il governo Berlusconi, di 25 milioni all’Università per l’acquisto degli immobili di proprietà del Comune. Un’operazione di patrimonializzazione dell’Università stessa e una sorta di risarcimento al Comune per il notevole sforzo economico sopportato dalla città per raggiungere l’obiettivo storico dell’insediamento universitario.
Per quanto riguarda la Scuola allievi carabinieri, chi accusa, dovrebbe stare in realtà tra gli accusati e ricordare le rassicurazioni del governo Prodi e la derisione nei confronti di chi, fin da allora, lanciava inutilmente l’allarme sull’esigenza di una riconversione.
La Scuola di Magistratura, poi, rappresenta un caso esemplare di incapacità e di presunzione politico-amministrativa, a partire dal governo di centrosinistra dell’epoca fino all’amministrazione comunale dell’epoca, sempre di centrosinistra, con protagonisti, sul piano nazionale e locale, chi oggi rivendica e accusa.
La fase storica che stiamo attraversando avrebbe bisogno di ben altro spessore e qualità del confronto e del dibattito politico. Avremo modo di riparlarne, anche perché non si può impunemente cancellare la memoria e stravolgere la storia di una comunità».
redazione