“Sorprende, e dispiace, oltremodo e con nostro sommo rammarico, constatare che a caratterizzare la prima uscita pubblica dei vertici del Pd beneventano sia stata esclusivamente l’acredine nei confronti della presentazione di una lista utile a rafforzare la proposta politica di Vincenzo De Luca”.
Così una nota a firma di Cosimo Lepore, Umberto Panunzio, Giuseppe Zollo, Rino Caputo, Nazzareno Lanni, Giuseppe Molinaro, Luca Paglia. Il documento prosegue: “La lista ‘De Luca Presidente’, la candidatura di Lucio Lonardo, quella di Giovanna Petrillo, non rappresentano una sfida al sottosegretario Del Basso De Caro né al segretario-candidato Erasmo Mortaruolo: siamo in campo per sconfiggere Stefano Caldoro e porre fine al governo del nulla targato centrodestra. Gli avversari, dunque, andrebbero ricercati nello schieramento politico avverso al centrosinistra: considerazione lapalissiana, in teoria, eppure necessaria.
A leggere i resoconti della conferenza stampa del Pd tenutasi venerdì pomeriggio, infatti, sembra quasi che il nemico da battere sia Fausto Pepe, sindaco del Partito Democratico, protagonista di ogni appuntamento elettorale negli ultimi anni. Noi abbiamo sempre sostenuto e contribuito decisivamente ai risultati delle elezioni regionali del 2010 (candidato: Del Basso De Caro), delle elezioni politiche del 2013 (candidato: Del Basso De Caro), delle provinciali dello scorso ottobre (candidato: Claudio Ricci).
Giova poi scorrere la composizione delle liste ‘De Luca Presidente’ in altre province della Campania: qualcuno potrebbe sorprendersi nel ritrovare candidati del Pd, sostenuti da autorevolissimi esponenti del Pd. Come a Benevento. La differenza? Che nessuno ha gridato alla lesa maestà né ha annunciato rese dei conti. E ancora: è opportuno ricordare che la Direzione regionale del Pd ha dato deroga a tutti i candidati presenti nella lista ‘De Luca presidente, ma tanto è stato volutamente ignorato dai vertici del partito sannita.
E comunque: altri sono gli avversari, quelli che hanno mortificato la provincia di Benevento estromessa dalla valorizzazione dei percorsi turistici e da qualsiasi progetto di sviluppo. Altri sono gli avversari, quelli che non hanno avuto la capacità di strappare il Sannio dall’isolamento, di creare occasioni di crescita, limitando la propria azione a finanziamenti a pioggia privi di coesione e prospettiva. Avversari che dopo il disastro hanno il coraggio di ricandidarsi senza fare mea culpa.
In gioco c’è il futuro della Campania, del Sannio e quindi non risponderemo più a provocazioni sterili. Da qui al 31 maggio, al fianco di Vincenzo De Luca, illustreremo ai cittadini della nostra provincia quale ruolo il Sannio dovrà ricoprire in Campania nei prossimi anni. E il primo giugno saremo ancora qui, nel Partito Democratico”.
redazione