Di sicuro il paragone è inesatto: situazioni completamente differenti, ambiti diversi, animi diversi...diversa pure la parte politica. Ma la situazione che si è venuta a creare nel Pd, a Benevento, ricorda un po', politicamente, quella che portò alla rottura tra Fini e Berlusconi e alla famosa direzione nazionale dell'aprile 2010. Insomma, il famoso “che fai, mi cacci?”. Eh già, perché sostituendo gli attori, da un lato c'è Del Basso De Caro , massima espressione del Pd sannita, che, dal canto suo, anche nell'ultimo appuntamento per la presentazione di Mortaruolo, in segreteria cittadina, qualche dubbio, sulla permanenza di Pepe nel Pd, l'ha lasciato con quella frase: «Chi è civico oggi, è civico anche il primo giugno».
Chiaro il riferimento alla composizione della lista civica “De Luca presidente” con Lucio Lonardo, lista che ha visto l'impegno di Pepe e del gruppo dei lealisti.
Dal canto suo però Pepe si dice tranquillo: «No, non lascio il Pd, è un grande partito fortunatamente e non ci sono i presupposti».
Crisvel