"Dopo questo ennesimo incendio all’interno dello Stir di Casalduni è chiaro che qualcosa non stia funzionando. Peraltro, e questo rende la vicenda ancora più grave, in questo caso l’incendio ha coinvolto l’interno del capannone dove viene riversato il rifiuto trasportato all’impianto. Quindi, in presenza di sistemi di monitoraggio che avrebbero dovuto fornire un alert in seguito a modifiche dei parametri ambientali, come peraltro è già accaduto anche in altre occasioni". Così la deputazione sannita del Movimento 5 Stelle interviene in seguito all'incendio che ha danneggiato pesantemente l'impianto per il trattamento dei rifiuti sanniti. Come si ricorderà, la delegazione sannita aveva effettuato un sopralluogo a Casalduni propio dopo l'incendio che ad aprile scorso aveva distrutto un cumulo di ecoballe all'interno del sito di stoccaggio.
"Chiaramente - scrivono deputati e senatori sanniti - spetterà alla Magistratura definire eventuali responsabilità ma di certo, ripetiamo, qualcosa non ha funzionato. Adesso, per la provincia di Benevento, si apre molto probabilmente un periodo di crisi perché di certo lo Stir si fermerà per alcuni mesi. A questo va aggiunto che ci sono difficoltà anche per altri siti provinciali nei quali avviene il conferimento, impasse che si sommano alle difficoltà che sta vivendo l’inceneritore di Acerra.
Insomma, una debug della politica di gestione dei rifiuti messa in piedi dalla Regione Campania. Ad oggi la Giunta De Luca infatti non ha trovato soluzioni al problema delle ecoballe, non è riuscita a dare esecuzione alla sua legge sulla gestione dei rifiuti e, conseguentemente, non è riuscita a dare piena funzionalità agli ATO che a livello provinciale dovrebbero gestire il ciclo dei rifiuti. Non è più il momento dell’indignazione, ma di rimboccarsi le maniche e far funzionare questa filiera così da non dover più vivere queste pagine nere.
La salute dei cittadini - ribadiscono dal M5S - si tutela attraverso la buona politica, e questo finora non è stato permesso proprio da chi oggi parla di indignazione.
È evidente, quindi, che ci troviamo nuovamente sull’orlo di una crisi di sistema con un conseguente stato di emergenza sul quale è facile intuire chi ne potrà trarre beneficio. Inevitabile, all’interno di questa cornice, ricordare la famosa inchiesta di Fan Page dalla quale emergeva una nuova commistione tra politica e camorra per la gestione dei rifiuti.
Dell’accaduto abbiamo informato i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle e il Ministero dell’ambiente per il tramite del sottosegretario Salvatore Micillo.
È doveroso, poi, ringraziare il Corpo dei Vigili del Fuoco che ancora una volta sono in prima linea per mettere in sicurezza l’impianto.
Infine, un pensiero va alla popolazione di Casalduni e dei paesi vicini, che tanto sta soffrendo per una scelta scellerata calata dall’alto e il cui prezzo da pagare diventa sempre più alto".