Mastella: "Non riapro i ponti. Servono altre verifiche "

Controlli al ponte Epitaffio e sul ponte San Nicola

Benevento.  

Comincia dal ponticello in contrada Epitaffio, sul torrente Serretelle, il sopralluogo del primo cittadino di Benevento, Clemente Mastella, assieme al vicesindaco Picucci e ai tecnici comunali, per vagliare la tenuta dei ponti chiusi con ordinanza dopo la tragedia di Genova.

A breve si andrà sul San Nicola, opera realizzata da Morandi, stesso costruttore del ponte crollato a Genova e poi in giunta si valuteranno le risultanze dei sopralluoghi.

Arrivati a ponte San Nicola, nella zona sottostante il ponte per verificare lo stato di salute dell'opera. Il sindaco Mastella, osservando la situazione del ponte ed analizzandone la tenuta a più di cinquant'anni dalla sua costruzione (fu costruito nel 1955) si è soffermato brevemente per commentare la sua decisione di chiudere alla circolazione delle auto la struttura :"Ho parlato con tutti, tecnici e docenti universitari, e il mio spavento è dettato dalla scoperta che il pre compresso si sbriciola, come a Genova e qui la tecnica utilizzata per la costruzione del ponte è la stessa. Non c'è da scomodare il povero Morandi, è una questione di materiali e tecniche di costruzione. Nei prossimi giorni verrà qui anche l'Anas, valuterà la portata e quello che si potrà fare. Era doveroso intervenire per la sicurezza dei cittadini e capisco le lamentele di quelli che patiscono disagi per la chiusura del ponte. Di chi fa polemica strumentale no però, quelli sono imbecilli. Chiederò in ogni caso alla commissione di fare in fretta ".

Il sindaco poi ha lasciato la struttura per analizzare i risultati dei sopralluoghi in giunta, al termine della quale, si presume intorno alle 13 e 15, ci sarà una conferenza stampa in cui saranno esplicitate le decisioni relative alle strutture. Ma difficilmente, visto quanto trapelato in mattinata, si procederà ad una riapertura

13.40.inizia la conferenza stampa del sindaco Mastella: "ringrazio il personale tecnico del Comune che ha lavorato bene. Spiace dei disagi creati alle persone. Se a Genova ci fossero stati maggiori disagi si sarebbe evitata una tragedia. Continuerò a muovermi in questo modo : ai disagi si può rimediare alle sciagure no. Sono stato apripista a livello nazionale. Ciò avviene oggi e non prima, ma il Monitoraggio era partito da tempo, per il Ponte Epitaffio a breve presenteremo il progetto. Chiederò a mia moglie di presentare un emendamento che dica che nelle situazioni emergenziali si asciughino i tempi burocratici. . Per quanto attiene al San Nicola siamo arrivati che erano già stati avviati lavori e abbiamo accelerato i tempi. Ho chiesto a Perlingieri che è strutturista di verificare e lui mi ha dato indicazione di chiuderlo. Ora vedremo cosa ci diranno. Ho contattato professoressa Pecce e professor Cosenza e hanno detto che era corretta nostra valutazione di chiusura. Vedremo se si potrà riaprire in tempi brevi o altrimenti valuteremo altre soluzioni. Ho contattato anche Anas e verificheranno anche loro. In archivio del Comune non ci sono carte sul San Nicola, perché lo ha costruito l'Anas. Se qualcuno ha documenti sarà nominato cittadino onorario. La città sta male, il corpo della città tra ponti e viadotti sta male. A fine anno inizieranno i lavori per portare il ponte a doppia corsia. A Genova il precompresso si è sgretolato all'improvviso. Qui potrebbe avvenire la stessa cosa. Non è detto ma vogliamo saperlo. Benevento come Genova è piovosa e alluvionabile, non vorrei che si verifichino situazioni simile. C è anche il problema del terremoto con Benevento a rischio. Evidentemente le polemiche sono inutili. Aspetteremo risultati di commissioni. Intanto valuteremo un piano traffico per portare al minimo i disagi che pure ci saranno"

Anche il dirigente Perlingieri è intervenuto spiegando quali sono gli elementi relativi al ponte che hanno spinto alla chiusura: "In alcuni punti si vede il ferro del precompresso, in altri si nota acqua che scende e dunque potrebbero esserci delle infiltrazioni. Condizioni che non devono allarmare, ma che ci spingono a fare delle verifiche". 

A cura di Crisvel