Mino Izzo: «Ai giovani di Fi offro la mia segreteria»

Il candidato interviene sul caso della sede “requisita”

Benevento.  

La sede provinciale chiusa, o per meglio dire “requisita” di Forza Italia provinciale fa ancora discutere. 

E ad oggi, con i giovani del partito senza un luogo in cui discutere interviene Mino Izzo, candidato alle regionali, offrendo ospitalità nella sua segreteria: «Apprendo con stupore e dispiacere che i giovani di Forza Italia si sono visti espropriare la sede provinciale in Benevento e invitati a trovare una nuova sistemazione alloggiativa.

Leggendo il comunicato ho apprezzato l’equilibrio, la serieta?, la responsabilita?, un modo di fare politica nuovo e capace di parlare alla gente. Da uomo delle Istituzioni e di partito sento forte il piacere e il desiderio di esprimere la mia affettuosa solidarieta? a tutti i componenti del brillante movimento giovanile di Forza Italia che finora ha espresso con entusiasmo e competenza le proprie capacita?, le proprie riflessioni, le proprie proposte e il desiderio di interloquire con gli altri.

Sono sempre stato dell’avviso che i giovani rappresentino una fonte importante per la societa? se mossi da entusiasmo e innovazione, elementi indispensabili per chiunque voglia impegnarsi nella Cosa Pubblica.
Pertanto, sono entusiasta di offrire la mia segreteria di Benevento in via viale Antonio Mellusi 152, per ospitare i giovani, linfa vitale di Forza Italia, per le loro riunioni periodiche finalizzate non solo a parlare di problemi del territorio ma anche a socializzare tra loro, cosa che ritengo molto importante.

Chiaramente ci adopereremo acche? venga individuata una nuova sede del partito, nonostante sia convinto, conoscendoli, che il loro modo di fare politica vada ben oltre un ambiente chiuso e si estrinsechi tra la gente per conoscere da vicino le esigenze di ciascuno e della comunita?.
Concludo rinnovando l’impegno a essere vicino ai giovani che fanno politica in modo perbene ed esemplare e confermano di voler essere il “trait d’union” tra i giovani e i meno giovani».

Redazione