Principe scrive a Mattarella: "Lega e M5S mortificano donne"

"Il contratto relegala donna al ruolo di mamma o di anziana"

Benevento.  

Vittoria Principe per #AvantiDonne ha scritto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, protestando fermamente contro il contratto di Governo tra Lega e Cinque Stelle che mortificherebbe il ruolo delle donne. 

 

Dopo una attenta lettura del Contratto di Governo tra i 5 stelle e la Lega, abbiamo riscontrato che suddetto “Contratto” non tiene conto dell’importate ruolo delle donne nella nostra società. Appare mortificate che chi si definisce dalla parte dei cittadini, “cittadini parlamentari” calpesti ogni conquista fatta negli anni dalle donne. Non ci meraviglia invece il ruolo della Lega da sempre schieramento politico sessista e razzista. Ed è per questo che abbiamo voluto informare del nostro pensiero in merito a questo contratto governativo che non ci convince e non ci appassiona il Presidente Sergio Mattarella. Anche l’intero mezzogiorno è stato mortificato e marginalizzato. Altro che dalla parte dei cittadini. Vogliamo un Governo competente e non improvvisato.

Di seguito la lettere al Presidente:

 

Egregio Signor Presidente,

Chi Le scrive è la rete #Avanti Donne, associazione sannita, nata per sensibilizzare e

catechizzare l’opinione pubblica sulla cultura di genere e sulle Pari Opportunità nell’ambito del sociale in senso lato.

Abbiamo avuto modo di leggere quelli che sono i punti del Contratto di Governo, proposto dal Movimento 5 Stelle e dalla Lega.

Essendo la nostra una rete, che è legata soprattutto alle problematiche dell’universo femminile, abbiamo potuto verificare che, rispetto alle delicate tematiche di genere, sono stati considerati soltanto pochi punti dal contratto suddetto, che vanno tra l’altro a relegare la donna negli unici ruoli di mamma e anziana.

Già da un punto di vista nazionale confinare la donna in queste “nicchie”, è estremamente deplorevole ma, chiaramente, Lei si renderà conto che tutto ciò assume un valore ancora più drammatico nel nostro territorio, dove la donna sta, faticosamente, cercando di superare quel gap che, purtroppo, di fatto esiste rispetto al Nord.

La donna ha fatto passi da gigante: è mamma ed anziana, si, ma è anche casalinga con diritti e doveri, è professionista, è imprenditrice, è soprattutto amministratrice dei proprio contesti, è lavoratrice e cittadina, specchio del passato, ma anche proiezione sul futuro, prova ad essere protagonista del suo tempo e quindi merita sicuramente una visione diversa ed un credito maggiore nei programmi del prossimo Governo, sul modello della grande attenzione alle politiche di genere, portata avanti finora.

Tutto per arrivare all’affermazione di una “cultura del rispetto”, oltre quelle che sono le ovvie differenze di genere, per le quali noi, #Avanti Donne, ci stiamo battendo con forza, soprattutto per abbattere gli stereotipi sessisti e culturali, che non hanno permesso ancora alla donna di raggiungere il suo punto di equilibrio e di esprimere al meglio il suo potenziale all’interno della società, purtroppo ancora da educare su questo aspetto.

Chiediamo la Sua attenzione, Presidente, proprio per rivendicare l’importanza della cultura del rispetto, che gode, a quanto pare, di pochissima considerazione all’interno del programma del Contratto di Governo tra Movimento 5 stelle e Lega, e che, invece, concorre a sensibilizzare la società su tematiche importantissime, legate alla formazione e al trattamento lavorativo femminile e, soprattutto, alla violenza di genere, da quella psicologica, a quella fisica, sessuale, fino al femminicidio, vera e propria violazione dei diritti umani, sulla base della sola discriminazione di genere, rispetto, rispetto al quale sono stati compiuti passi da gigante fino ad oggi , ma non è mai abbastanza, soprattutto in termini di prevenzione.

La rete si sta esponendo con forza su queste tematiche, si sta affermando all’interno del proprio contesto territoriale, avendo ottenuto il supporto e l’attenzione della Regione Campania, e ha già preso contatti con Molise, Basilicata, Puglia, Toscana, Liguria e Lombardia. È un peccato che iniziative così promettenti e con una gran buona risposta territoriale, siano vanificate da una considerazione così carente delle questioni di cui trattano nel Contratto di Governo Nazionale.

Questa nostra analisi viene purtroppo rafforzata dal fatto che proprio nei giorni scorsi, a Roma, è stata chiusa la storica Casa Internazionale delle Donne. Questo è un chiaro segno dell’attenzione con cui è valutata la materia di genere, da parte di una componente politica che si dichiara dalla parte dei “cittadini”.

Dal contratto di Governo sottoscritto da solo due forze politiche, procedura politica Istituzionale del tutto insolita per la Nazionale Italia, Noi del Sud paghiamo già un alto prezzo di marginalizzazione e programmazione e non vogliamo anche essere mortificate come donne.

Siamo convinte, Presidente, riconoscendo in Lei l’alto senso delle Istituzioni e del rispetto delle componenti sociali e dell’intero Paese Italia, che condividerà questo nostro grido di allarme che parte prima di tutto da donne/mamme, stanche di assistere alla desertificazione umana, culturale, professionale dei propri territori.

#AvantiDonne, La saluta rinnovandoLe profonda stima e sincero affetto.