Pochi chilometri, forse addirittura qualche metro e oggi (o domani o dopodomani o mai) ci sarebbe stato un premier sannita. Il condizionale è d'obbligo visto che per il premier condiviso da Lega e Cinque Stelle, Giuseppe Conte, è già oggetto del fuoco di fila di opposizione e media, che non trovano alcuni riscontri nel suo curriculum, mancherebbe i particolare una specializzazione alla New York University, e quindi è da valutare se diventerà effettivamente premier oppure no. Certi, però, sono i natali: Conte è di Volturara Appula, paesino di 500 anime distante un tiro di schioppo da San Bartolomeo in Galdo. In pratica, se chi oltre centocinquanta anni fa, avesse fatto qualche passetto in più verso Foggia, o aperto di più la mano che teneva la matita sulla cartina, oggi (o domani, o dopodomani, o forse mai) avremmo un premier sannita, sannita fortorino. E' pugliese Conte e per carità, va benissimo lo stesso, Volturara Appula è un gran bel paesino, così come il circondario e non sappiamo però se ha ancora radici a Volturara, paese dov'è nato perché lì si trasferì il papà, segretario comunale oggi in pensione, che però sembra si sia trasferito a San Giovanni Rotondo.
Se Conte, da premier, farà un giro nel paesino dov'è nato però gli sarà grata anche buona parte del Sannio, il Fortore in particolare. Perché? Perché se Conte tornasse a Volturara Appula, magari passando dal Forore, si accorgerebbe che nel paese in cui è nato è persino difficile tornare: le strade che collegano il Sannio alla provincia di Foggia sono praticamente inesistenti, indegne pure per i muli.
Avrebbe l'imbarazzo della scelta Conte: potrebbe passare per l'Amborchia, strada che collega San Bartolomeo alla provincia di Foggia e che è di proprietà proprio del suo paese, Volturara, strada talmente disastrata che viene chiusa spesso, perché crolla sotto il peso dei mezzi pesanti e dei tanti automobilisti che per lavoro passano di lì.
Oppure potrebbe passare per la provinciale: piena zeppa di frane, ormai più dissestata di una mulattiera, impercorribile di notte, anche per un auto blu, se la userà, figuriamoci per ambulanze o mezzi di soccorso.
E dunque, per il probabile nuovo premier ovviamente l'in bocca al lupo e gli auguri...e anche l'invito a tornare a casa e a osservare quanto è difficile... e magari prendere provvedimenti.
Cristiano Vella