Ncd, volano stracci: «Candidature decise senza confronto»

Lo stato maggiore del partito insorge: «Candidato chi non ha mai partecipato a riunioni»

Benevento.  

Quella che doveva essere Area Popolare è  attualmente nel Sannio un'area di forte fibrillazione. Dopo le note polemiche in casa Udc, che addirittura hanno portato alla non consegna di una lista elettorale in vista delle regionali, arriva una nota di forte dissenso da parte dello stato maggiore del Nuovo Centro Destra, per le scelte fatte dal partito. 

In una nota, firmata da Luigi Barone, membro della direzione nazionale e del coordinamento provinciale, Gianvito Bello, responsabile organizzativo del partito, Domenico Parisi, coordinatore regionale dei giovani Ncd e membro del coordinamento provinciale, Vincenzo Sangregorio, membro del coordinamento provinciale Ncd, Teresa Ciarlo, membro del coordinamento provinciale Ncd, e Piero Palma, membro del coordinamento provinciale Ncd, vengono aspramente criticati i vertici del partito. 

«Il coordinamento provinciale Ncd aveva già da qualche tempo annunciato il dissenso del partito sannita rispetto a scelte di candidature che fossero calate dall’alto senza previo confronto con il territorio, con gli iscritti, con i circoli e con gli amministratori.Ciò rappresentava soprattutto un monito per evitare che tali scelte potessero produrre lacerazioni nel partito,  in un difficile momento in modo particolare per i rappresentanti istituzionali nazionali del territorio».

Nel mirino c'è Fernando Errico: «Purtroppo oggi rimane l’amarezza che, nonostante tutti i tentativi posti in essere, si siano volute imporre a ogni costo candidature, in un caso, di persone che non hanno quasi mai frequentato le riunioni del partito e senza un minimo di confronto territoriale. Chi ha voluto ciò si prenderà la responsabilità della spaccatura all’interno del partito e del risultato elettorale che da qui ad un mese tutti potranno vedere».

E ancora: «La convinzione della maggioranza del coordinamento provinciale (i firmatari) è che sia in corso, all’interno del partito, una lotta e uno scontro politico nazionale e regionale che poco ha a che vedere con l’appuntamento elettorale e con le aspettative di un partito. Partito che negli ultimi 2 anni ha posto in essere una serie di iniziative politiche, programmatiche e territoriali, consolidando un gruppo che difficilmente si farà escludere da sterili decisioni autocrate determinate da chi ragiona ancora senza porre il territorio al centro della politica.

Pertanto chiediamo un urgente incontro con il coordinatore regionale Gioacchino Alfano , con il coordinatore nazionale Gaetano Quagliariello e con il presidente nazionale Angelino Alfano al fine di ottenere spiegazioni su  tali comportamenti e per comunicare il forte dissenso rispetto alla scelta delle candidature che avrà inevitabili ripercussioni nella campagna elettorale».

Redazione