Conflitto di interessi, Pd chiede dimissioni Serluca

la consigliera Varricchio su protocollo tra Asia e la Srl in cui ha partecipazione il vicesindaco

Benevento.  

“Il protocollo d’intesa sottoscritto dall’azienda Asia gestita da Donato Madaro, barese residente ad Avellino, con la società Firm Spin off Unisannio, in cui ha una partecipazione il vicesindaco e assessore al Bilancio e al Controllo analogo Maria Carmela Serluca, avellinese di Ariano Irpino, è un fatto molto grave e dimostra che il conflitto d’interessi nella Pubblica Amministrazione non accenna ad arrestarsi”. Così Marialetizia Varricchio, consigliere comunale del Partito Democratico interviene sulla vicenda della F.I.R.M. Srl Spin-Off Unisannio che offre servizi di consulenza e assistenza rivolti a imprese ed enti pubblici.

“Questo nonostante la protesta forte espressa dal Paese nelle ultime consultazioni elettorali nei riguardi di un certo modo di fare politica. Qualcuno dovrebbe spiegare all’attuale numero due di Palazzo Mosti - rimarca Varricchio - che non basta trincerarsi dietro l’appellativo di 'assessore tecnico' per scansare riflettori e lenti d’ingrandimento. A volte – secondo la consigliera di opposizione -, i tecnici fanno danni maggiori rispetto ai politici e non necessariamente sono più adatti a ricoprire ruoli di responsabilità. Per quanto la società in questione possa essere virtuosa, un rapporto del genere non andava formalizzato nella maniera più assoluta. Lo impongono etica professionale e rigore morale. E non venissero a dirci che l’Asia avesse urgente bisogno di tale consulenza perché la sottoscrizione del protocollo risale allo scorso dicembre e da allora non si è ancora concretizzata in alcun atto o affidamento. Ergo non c’era alcuna necessità impellente. Eppure la determina a firma di Madaro c’è stata. Va bene la solidarietà tra irpini di nascita e d’adozione, ma arrivare a tradurla in atti ufficiali ci sembra quantomeno fuori luogo. Per fortuna la collaborazione tra le due aziende, finora non ha avuto un seguito. Può essere che dopo le elezioni si siano resi conto che determinate 'libertà' non sono più ammissibili”. Ed è per questo che la Varricchio chiede: “il sindaco Mastella ne era al corrente? Era stato informato dal suo attuale vicesindaco? In casi come questo la presa d’atto da parte del primo cittadino è più che necessaria, così come ritengo siano opportune le dimissioni della Serluca, perché la revoca del provvedimento in questione non la giustificherebbe. Invito pubblicamente il sindaco Mastella ad intervenire, così come i colleghi di Giunta della Serluca o consiglieri di maggioranza. Capiamo che presto si libererà l’ennesimo assessorato e ci siano molti aspiranti che, forti di quei miseri 150/200 consensi (che un tempo non ti facevano fare neppure bella figura), preferiscono restare nelle grazie del primo cittadino piuttosto che sbilanciarsi e prendere posizione, ma qualcuno della maggioranza prima o poi dovrà pur dire la sua in merito una vicenda così incresciosa. Mi auguro – conclude - si siano resi conto che, dopo il 5 marzo, il gioco del silenzio è irrimediabilmente finito”.