C'è tutto il centrodestra, ovviamente, a stracciarsi le vesti e a provare a convincere i maggiorenti a ripescare nelle liste per le regionali Colasanto, consigliere uscente, a cui è stato preferito Mino Izzo.
O almeno, le vesti stracciate e la coalizione in apnea, è l'idea che vorrebbe far passare lo stesso cavaliere. In realtà, almeno a sentire le varie anime del centrodestra sannita e regionale, le vesti restano intatte, né lacrime sono state versate.
Forse l'opposto, qualcuno avrà tirato un sospiro di sollievo, stante le fronda, documentata da Ottopagine, che parte di Forza Italia sannita aveva fatto partire già mesi addietro, e stante che, per motivare la candidatura di Mino Izzo il partito ha fatto leva sul forte radicamento sul territorio sannita... che evidentemente altri non hanno.
Ma il cavaliere non si è rassegnato: il Sannio, stando al suo pensiero, ha ancora bisogno del suo impegno di consigliere regionale.
Se poi l'impegno negli anni è consistito solo ed esclusivamente nella solita litania antieolica, ripetuta a mò di mantra sul suo organo d'informazione o in incontri incentrati in realtà, su tutt'altro tema, è altra cosa. E dunque, cancellata una casella, si tenta di occuparne un'altra... tanto, i bisogni del Sannio, non valgono certo una casella, o una poltrona.
Penna a sfera