E' intervenuto a Coffee break di La7 questa mattina Clemente Mastella per commentare il voto delle ultime elezioni politiche, e analizzare il boom dei Cinque Stelle.
Mastella spiega che il voto quasi fideistico del passato è ormai un lontano ricordo, e l'elettorato è molto più propenso a spostarsi: “Ormai il voto in Italia è come quello negli Stati Uniti: si cambia in ogni elezione” e per giustificare tale assunto Mastella analizza il caso Benevento: “Un anno e mezzo fa io qui sconfiggevo i Cinque Stelle, il dato oggi è oggettivamente diverso. Certo io resisto prendendo il dato più alto a livello nazionale per Forza Italia, andando otto punti sopra la media, ma è oggettivo che hanno vinto loro. Penso però che liquidarla a una questione di reddito di cittadinanza sia riduttivo: nel sud i Cinque Stelle sono stati votati dalla borghesia e dunque sì, c'è stata una sorta di rivoluzione”.
Secondo Mastella il problema è la scomparsa dei partiti e del loro rapporto coi cittadini: “Quando la mia Dc prendeva percentuali altissime al sud o anche Berlusconi nel caso del cappotto in Sicilia tutti dicevano che c'era il voto di mafia e camorra. Oggi i Cinque Stelle prendono il 60 per cento a Scampia, sicuramente senza neppure chiederli i voti, è evidente in base a ciò che qualcosa è cambiato: i partiti non esistono più, l'ultimo che era rimasto, il Pd, non ha più capacità di ascolto e questo in un sud che ha tante cose che non vanno, dal lavoro al welfare che non esiste più, cambia la geografia del sentimento popolare”.
Sui Cinque Stelle tuttavia Mastella fa una previsione: “Penso che abbiano raggiunto il loro picco, già se si andrà a votare tra un anno non prenderanno più questi voti”