Toni molto critici quelli utilizzati dalla candidata del Movimento Cinque Stelle Angela Ianaro per descrivere la situazione della sanità a Benevento:
"E' davvero malmessa la Sanità nel nostro Sannio se persino i presidi di emergenza versano in condizioni pietose. Abbiano segnalato nei giorni scorsi la situazione di assoluta precarietà che attanaglia da tempo il Pronto soccorso dell'ospedale Rummo. Medici, infermieri e operatori professionali fanno del loro meglio, ma i lodevoli sforzi non bastano a colmare le gravi carenze organizzative della struttura.
Ma non è tutto, purtroppo. La filiera dell'emergenza vive una fase di profonda difficoltà anche nel suo primo e fondamentale anello, quello del servizio 118. E' di poche ore fa la denuncia lanciata dal presidente dell'Associazione Medici di Emergenza Territoriale (Amet), Vito Cassa, che ha rivelato come un medico abbia dovuto effettuare un turno continuativo di 18 ore a causa del mancato ricambio. Non un episodio isolato, ma l'ennesimo caso provocato da incomprensibili disposizioni adottate a marzo 2016 dai vertici aziendali con l'obiettivo di comprimere i costi del servizio. Troviamo inaccettabile tale modo di agire, perché non è sulla salute dei cittadini che si può fare economia. Altri sono gli ambiti della spesa sanitaria, e ve ne sono, sui quali è opportuno effettuare una sana spending review, ma certamente non i servizi dai quali dipendono la vita o la morte dei cittadini. Sottoporre un medico a una no stop di 18 ore, per una mera decisione burocratica che ha eliminato l'istituto della pronta reperibilità, è intollerabile.
Ci chiediamo: com'è possibile non tenere conto delle condizioni di lavoro di un professionista costretto a uno sforzo sovrumano pur di non lasciare sguarnito il presidio? Cosa succederebbe se un medico, peraltro comprensibilmente, lasciasse il posto di lavoro al termine del proprio turno, pur non avendo ricevuto il cambio? E se anche decidesse di restare, come spesso accade per la grande abnegazione degli operatori, come possiamo pretendere che lavori al meglio delle proprie possibilità essendo reduce da più di mezza giornata ininterrotta di attività?
Sono interrogativi che non possono non porsi i manager dell'Azienda sanitaria firmatari dei nefasti provvedimenti citati. Non vorremmo che la loro principale preoccupazione fosse il raggiungimento degli obiettivi assegnati a tavolino dai vertici regionali che spingono per il contenimento dei costi. Tanto più che la stessa Asl tiene ancora fermo nel cassetto il bando per la nuova assegnazione del servizio 118 malgrado sia scaduto da oltre un anno. Si procede inspiegabilmente di proroga in proroga con il vecchio gestore che il giudice del lavoro ha già sanzionato per non aver rispettato le condizioni economiche contrattuali. Allungare immotivatamente i tempi del rapporto serve forse a “compensare” i costi subiti dall'assegnatario uscente?
Nell'interesse dei cittadini attendiamo precise risposte in merito, sia dagli attuali vertici aziendali che dai partiti politici che li hanno messi in sella, a cominciare dal Partito democratico del Governatore – Commissario Vincenzo De Luca. In ogni caso noi non tollereremo più che la Sanità venga trattata in questo modo, e in Parlamento il Movimento Cinque Stelle dimostrerà attenzione concreta alla gestione dei servizi sanitari nel Sannio".