Mastella, gli auguri e le porticine aperte sulla candidatura

VIDEO | Il sindaco riserva qualche punzecchiatura a Del Basso De Caro e all'ex sindaco Pepe

Benevento.  

(effe) - Nessun riferimento esplicito alla possibilità che a marzo scenda in campo per le politiche ma un paio di porte lasciate socchiuse, così giusto per coccolarsi con l'idea di tornare a Montecitorio nel caso se ne creassero le condizioni. Clemente Mastella, nel corso del messaggio di auguri di Natale, ha soltanto Benevento in mente e i tanti progetti in piedi per rilanciarne il ruolo, l'immagine ma anche la vivibilità.

E' un grande comunicatore Mastella ed è un politico navigato, accorto. Non a caso la prima bordata l'ha lanciata a chi, prima di lui, ha gestito palazzo Mosti lasciandogli da gestire “debiti per 120 milioni di euro... una zavorra difficilissima da gestire”.

L'ex ministro ha poi parlato del piano per il rilancio delle periferie, appena qualche giorno fa firmato a palazzo Chigi. Una pioggia di milioni che in due anni dovrebbe cambiare il volto dell'intero capoluogo, creando le condizioni per cui nessun quartiere è più “lontano dalla vita della città”.

La seconda bordata Mastella l'ha riservata al rivale di sempre, al sottosegretario Del Basso De Caro, che da molti mesi annuncia risorse su risorse per il miglioramento delle infrastrutture. Mastella, al contrario, ha parlato di trasporti carenti, da dover migliorare, visti i tempi di percorrenza che nel corso di trent'anni sono peggiorati.

Poi il sindaco ha ricordato il problema legato alle case e alle occupazioni abusive: nodo che tiene sotto scacco la legalità e la pacifica convivenza tra chi avrebbe bisogno e chi, al contrario, prende senza chiedere.

La vergognosa condizione di essere cittadina capoluogo e di non disporre, tra le poche realtà importanti del Mezzogiorno, di un depuratore è stata affrontata e risolta con il contratto sottoscritto con il commissario nazionale Rolle: in tre anni Benevento avrà un depuratore che la toglierà dall'elenco delle città che sversano direttamente nei fiumi: un passo verso una modernità che altrove vivono da almeno trent'anni.

Mastella ha parlato da buon padre di famiglia quando ha illustrato il progetto della banca del tempo che, con l'aiuto di quanti vorranno sostenerlo, ha in animo di attivare per il 2018 coinvolgendo associazioni e singoli professionisti.

Insomma, auguri e soltanto auguri. La politica, almeno questa volta, Mastella l'ha lasciata fuori dallo studio di palazzo Mosti.