Franzese: "Daspo? Non mi dimetto da consigliere"

Il consigliere ha precisato che si autosospende da presidente di commissione

Benevento.  

Si è autosospeso da presidente della commissione attività produttive di Palazzo Mosti Mimmo Franzese dopo l'applicazione del Daspo ai suoi danni. Il consigliere ha spiegato che non ha alcuna intenzione di dimettersi dallo scranno nel parlamentino locale. 
In un post affidato ai social Franzese ha ricostruito l'accaduto, spiegando di nuovo la sua versione (un alterco stradale, non un agguato ai tifosi laziali) e chiarendo la sua posizione: "Mi domando se non si fosse trattato di un consigliere comunale ci sarebbe stato tutto questo clamore e questa strumentalizzazione? 
Invito tutti a comprendere appieno che cosa sia un Daspo e come venga applicato. Per quanto mi riguarda lo trovo un procedimento anticostituzionale ed iniquo per la tutela dei diritti di una persona. Appare quindi evidente quanto sia difficile difendersi da queste accuse perché dopo il provvedimento del Gip resta la via del ricorso al Tar e di una causa a seguire, che ha costi molto elevati e tempi lunghi. A volte, come capitato a tanti, si rinuncia a fare opposizione per questi motivi e perché una risposta ad una causa di questa tipologia potrebbe arrivare addirittura dopo aver finito di scontare “la pena” inflitta. Pur uscendone vittoriosi nessuno sarà tenuto a risarcire la persona per i danni subiti, ovviamente in questa occasione mi farò valere in tutte le sedi giudiziarie opportune e ringrazio tutti gli amici e le persone a me care che si sono fatte avanti per darmi una mano. 
In riferimento alla strumentalizzazioni politiche che alcuni hanno cercato di montare in questi giorni, annuncio che qualora tale questione, che mi vede ingiustamente infangato e coinvolto, potesse arrecare danni al Sindaco ed ai colleghi di maggioranza o problemi all'Amministrazione, mi autosospendo dalla presidenza della commissione Attività Produttive ma di certo non lascio il Consiglio Comunale dove sono stato eletto dai cittadini che ben conoscono la mia persona, i miei valori ed il mio modo di agire. Sono sicuro di essere innocente e sono certo di dimostrarlo nelle sedi opportune come avvenuto per 15 delle 19 persone di Benevento che sono state colpite da Daspo lo scorso anno, l'80% dei provvedimenti è stato cioè ritenuto illegittimo e annullato”