Bosco: "Il Pd assiste impassibile ai disastri"

Il leader Uil: "Voglio sperare che il centrosinistra torni accanto ai più deboli"

Benevento.  

Dopo l'esito delle elezioni regionali in Sicilia interviene, con una riflessione sulla situazione di difficoltà del Partito Democratico, il segretario provinciale della Uil, Fioravante Bosco: "Il risultato, a dir poco catastrofico, riportato dalla coalizione di centro-sinistra alle elezioni regionali della Sicilia di due giorni fa, è la dimostrazione che senza politiche di sinistra il Partito democratico non può che soccombere. I risultati del centro-destra (39,8%) e del M5S (34,6%) dimostrano che la gente è davvero stanca di continuare a subire ingiustizie a gogo dal partito che fu dei lavoratori e del ceto medio. Oggi, per effetto di riforme insipide e contestate dai più - basti pensare alla insidiosa revisione costituzionale vanificata dal voto popolare del 4 dicembre scorso, al jobs act, alla buonascuola, al salvataggio delle banche, alla nuova legge elettorale o alla legge Fornero sulle pensioni – sono proprio i sostenitori del Partito democratico che pagano il prezzo più salato della crisi. Le politiche volute da Renzi sono state davvero molto dolorose per i lavoratori e le loro famiglie, le quali – anche per il blocco dei contratti dei dipendenti pubblici – hanno perso molto del loro potere d’acquisto: il danno è stato calcolato in circa 212,00 euro medi mensili per ciascun lavoratore! L’aumento indiscriminato dell’età pensionabile non ha consentito il ricambio generazionale sia nel lavoro pubblico che in quello privato. I giovani in questi ultimi dieci anni sono stati costretti a emigrare all’estero o ad accettare lavori sempre più umili, precari e sottopagati. La gestione dell’emigrazione è stata fallimentare: non fosse stato per l’intervento deciso del ministro dell’Interno Marco Minniti, quando ha capito il ruolo vero delle cooperative e della speculazione che ne derivava, oggi saremmo ancora più in difficoltà sulla natura e sulla quantità degli arrivi.

A livello provinciale le cose non vanno assolutamente meglio. Il Partito democratico sannita ha assistito, e assiste, impassibile alle gestioni scialacquate della Città capoluogo (110 milioni di euro di debiti fuori bilancio), della Provincia e di tanti altri enti pubblici e consorzi. I licenziamenti voluti presso Art Sannio Campania gridano ancora vendetta: meno male che il giudice del lavoro stia ponendo una pezza a quella ingiustizia. Nell’inverno scorso, avendo avuto una posizione critica sulla gestione della Provincia, si è arrivati addirittura alla vendetta trasversale, facendo perdere a mio fratello Massimo le elezioni Rsu presso la Ge.Se.Sa. spa! A quel punto ho lasciato il partito e sono andato via.

Per il futuro voglio sperare che il centro-sinistra riprenda il suo ruolo centrale di rappresentanza del mondo del lavoro e dei ceti deboli della società, abbandonando politiche di destra che hanno fortemente disincentivato gli elettori di area a esercitare il diritto di voto. L’astensionismo non riguarda più, come era successo qualche anno fa, i partiti del centro-destra, ma unicamente il centro-sinistra che non sa più a quale santo appellarsi. C’è ancora tempo, prima delle prossime elezioni politiche, di ripensare le politiche neo-liberiste messe in campo negli ultimi venti anni da governi di centro-destra e da governi di centro-sinistra nell’interesse dei poteri forti contro i bisogni e i desideri della povera gente. E’ perciò giunto il tempo di immaginare una politica e un governo nell’interesse della maggioranza dei cittadini italiani".