“La legge elettorale definita “Rosatellum bis” è quanto di peggio concepito negli ultimi venti anni”. Luigi Bocchino rappresentante del movimento politico Energie per l'Italia non usa mezzi termini per criticare la legge elettorale approvata in Senato nelle ultime ore.
“La disperazione di Forza Italia e del Partito Democratico – spiega Bocchino - le ha portate a fare un pastrocchio politico: grande chef Denis Verdini che ha preparato l'impasto e ne ha consentito la cottura con il voto determinante al Senato”.
Secondo il movimento politico Energie per l'Italia “unico obiettivo della nuova legge elettorale è ancora una volta quello di impedire ai cittadini di selezionare i propri rappresentanti in Parlamento: mentre la sovranità del popolo è solo enunciata, al contrario quella sostanziale è nelle mani dei capibastone dei partiti con codazzo di familiari ed amici al seguito. Una legge che manipola il consenso dei cittadini allorquando chi vota per un partito in coalizione che supera l'1% e non raggiunge il 3% dei consensi vedrà attribuito il proprio voto ad altri partiti della coalizione stessa. Per non parlare – scrive ancora Bocchino - delle candidature multiple e della impossibilità di voto disgiunto tra uninominale e proporzionale: sul piano politico una legge che non riuscirà a garantire né la rappresentanza né la governabilità ma a creare solo confusione e fumo. Nella scorsa legislatura più del 50% dei parlamentari eletti nelle file di Forza Italia, con i voti di Silvio Berlusconi, hanno tradito il loro mandato elettorale per andare al Governo con Renzi o scegliere partiti diversi. Ora questa legge prelude ad un più grande tradimento dell’elettorato da parte degli stessi partiti 'maggiori'. La legge infatti prevede le coalizioni perché è maggioritaria, ma già si sa che nessuna coalizione raggiungerà il 50% dei seggi e dunque le coalizioni si scioglieranno e Forza Italia andrà a fare il Governo con il Pd, con il supporto delle varie “gambe” del Centro Destra e del Centro Sinistra. Il Pd e Forza Italia invece di riconquistare i loro elettori con idee e gruppi dirigenti nuovi si preparano all'abbraccio post-elettorale, come due malandati, sperando di allontanare nel tempo la fine: riducendo sempre più gli spazi di democrazia e nominando i fedelissimi in Parlamento. Questa legge è solo un grande regalo al Movimento ai Cinque Stelle: e se ci dovessero essere le elezioni anticipate, come sarà, una ciambella per quei sindaci “tuttologi” pronti a tradire il mandato ricevuto dai cittadini per tornare sul palcoscenico del teatrino della politica nazionale. La definizione dei collegi uninominali e proporzionali da parte del Governo farà certamente il resto: staremo a vedere”.