Hanno occupato simbolicamente l'aula consiliare della Rocca dei Rettori i dipendenti della Provincia di Benevento questa mattina, in una manifestazione che si è tenuta anche nel resto d'Italia.
Obiettivo: sollevare la questione della situazione delle province all'indomani del referendum. Una situazione kafkiana, con gli enti che continuano a esistere nonostante non fosse nelle previsioni, e dunque in assenza di certezze, di compiti e di risorse. Tant'è che in molti casi si fa fatica: come a Caserta ad esempio, con le scuole, o addirittura non si riescono a pagare gli stipendi ai dipendenti.
Sul caso sono intervenuti Serafino Rsu della Provincia di Benevento, e la segretaria provinciale di Cgil Fp, Giannaserena Franzè.
Il primo ha spiegato: “Oggi c'è lo sciopero nazionale. Il governo non ha mai dato i finanziamenti necessari e indispensabili per far continuare le province a svolgere le proprie funzioni, come la viabilità, le scuole, le emergenze ambientali...ricordiamo a Benevento cosa è accaduto. Oggi esprimiamo la preoccupazione di quel che viviamo: in alcuni enti non vengono garantiti neppure gli stipendi, nelle scuole sono a rischio persino i riscaldamenti. Nella nuova legge di bilancio non ci sono fondi, eppure la Corte dei Conti ha sancito quelli che sono i bisogni delle Province. Qui a Benevento non ci sono grosse difficoltà, ma non vuol dire che non ce ne saranno in futuro”.
Situazione kafkiana illustrata anche da Giannaserena Franzè: “Qui a Benevento c'è relativa serenità, altrove gli stipendi non vengono pagati da anni. Qui c'è difficoltà a tracciare il bilancio: abbiamo fondi totalmente insufficienti. Qui a Benevento si sconta anche una riduzione del personale significativa, tra chi è stato trasferito in Regione e chi in pensione. Per la viabilità da 24 tecnici si è passati a 8, con tutte le difficoltà che ne derivano. Il Governo deve intervenire: le attività necessitano di programmazione, se non si sa di quali risorsi si può contare è chiaro che non si potrà sapere come intervenire su strade che vanno in malora o sul verde”.
Crisvel