Ok allo statuto della Provincia di Benevento, approvato all'unanimità in consiglio alla Rocca, come del resto all'unanimità sono stati approvati anche gli altri punti, ad esclusione di due: quello sulla definizione dei rappresentanti provinciali in enti e aziende partecipate, e quello sui diritti della pesca.
Dunque, lo statuto c'è, quello che manca, secondo Ricci che ha illustrato l'argomento, è tutto il resto. E cioè chiarezza su quello che sarà il futuro dell'ente: «Ci hanno dato come linea guida la Del Rio...che però stabilisce che le regioni debbano decidere le competenze non fondamentali. Ebbene, ad eccezione della Toscana, fino ad oggi, nessuna Regione ha deciso nulla».
E, al di fuori delle competenze e di ciò che ne deriverà per le province (a minori competenze chiaramente corrisponderanno minori necessità in termini di risorse), c'è anche un altro problema, o più d'uno.
Innanzitutto un problema di risorse economiche, come ha ricordato Ricci: «Abbiamo perso 6,5 milioni per il fondo di solidarietà, e poi altri 7,2 salteranno per lo sforamento del patto di stabilità... vuol dire che avremo qualcosa come 26 miliardi di lire in meno su cui poter contare... così dovrebbero dirci quale bilancio potremmo fare».
E c'è anche una potenziale beffa normativa in agguato, secondo Ricci: «A naso sembrerebbe che il processo riformatore a livello nazionale potrebbe fermarsi... questo potrebbe voler dire che la Provincia dovrà avviare tutto da capo, ed è un ulteriore problema». Osservato, infine, un minuto di silenzio per Cosimo Varricchio, mentre all'inizio della seduta era stato osservato per la strage di migranti che ha interessato il Mediterraneo.
di Cristiano Vella