Mensa: è ancora caos. Altolà di Anac e sindacati

Mastella intanto annuncia un'indagine per i difetti di comunicazione a Palazzo Mosti

Benevento.  

Mensa scolastica ancora una volta a rischio a Benevento. Dopo le polemiche degli anni scorsi la nuova gara aveva visto primeggiare un'azienda catanese con una sede aziendale nell'hinterland beneventano. Ma dopo l'assegnazione è arrivato il ricorso dei genitori, che come ha spiegato l'avvocato Pepicelli a Ottochannel, riguarda la delibera avente ad oggetto l'obbligatorietà di usufruire del servizio e il divieto di portare il pasto da casa, ed è stato annunciato il ricorso da parte delle altre aziende che hanno partecipato al bando. 
Non è tutto: a Palazzo Mosti è arrivata anche una missiva dell'Anac, contente diversi rilievi inerenti al bando. Circostanza che ha fatto infuriare il sindaco Mastella, non già per la lettera dell'Anac, ma perché di questa missiva sarebbe stato informato solo alcuni giorni dopo la sua ricezione. 
Circostanza che già si è verificata più volte in passato, ad esempio sul caso dei tre portaborse, col parere del Ministero dell'Interno rimasto per un mese lontano dalla scrivania del primo cittadino, e poi sui rilievi ministeriali inerenti al bilancio stabilmente riequilibrato. 
Domani, ha annunciato Mastella, partirà un'indagine interna, e nel caso in cui emergessero responsabilità, il sindaco ha chiarito che partiranno provvedimenti. 
Sul caso dei rilievi Anac si è espressa anche la segretaria Cgil Rosita Galdiero, che già prima dell'intervento dell'Anac aveva espresso forti critiche per il bando: " La CGIL lo diceva da tempo, quel bando era illegittimo, ancora di più la nota interpretativa dell’articolo 30 del capitolato.
Tutto da rifare, con il serio rischio che il sevizio non partirà, avendo, questo, serie ripercussioni sugli addetti della mensa, ma anche sui docenti del tempo pieno, sui percettori di quel servizio, i bambini.
Ma da chi siamo amministrati? Ma ci rendiamo conto che si continuano a commettere errori, ai danni delle lavoratrici, dei lavoratori, dei cittadini, della comunità.
Questa giunta, mostrando un po’ di amor proprio, si dovrebbe dimettere, per incapacità ed incompetenza dimostrate in questi mesi.
Amministrare è una altra cosa, ci vuole impegno, lealtà e serietà, tutte doti che non vi appartengono. 
Dimettetevi, liberate la nostra città dalla vostra superbia, ignoranza e saccenza".