Forza Nuova e la "guerrilla marketing" di petomani buontemponi

Quei manifesti e i figli stupidi che la democrazia deve pure difendere

Benevento.  

 

di Federico Festa

Viene definita “guerrilla marketing”. Si tratta di “una strategia pubblicitaria a basso budget attraverso tecniche della comunicazione non convenzionali per colpire l’immaginario e attrarre l’attenzione”. Chi deve vendere prodotti prende una panchina e la trasforma in un pacco di patatine, tanto per far un esempio.

I manifesti ingiuriosi di Forza Nuova sotto le sedi del Pd (LEGGI ALTRO ARTICOLO) sono una cosa già vista. Soros e De Benedetti sono gli editori di riferimento dei Dem praticamente da sempre, un cerchio magico dove la notizia e la comunicazione si sono strutturate fino a dettare l’agenda politica e a bacchettare questo o quell’altro premier. Mirare in quel settore significa prendere di petto il cervello di quella macchina gioiosa che è il Pd. Macchina che ogni tanto s’inceppa, prende cantonate clamorose o partita per smacchiare viene bastonata e costretta a rinculi clamorosi.

Forza Nuova ha poco o niente da vendere. Ogni tanto dà testimonianza di essere in vita cavalcando argomenti di cronaca spicciola, come le nozze gay celebrate a Pietrelcina e la “promessa” di far presto “visita” al sindaco sannita che le ha celebrate: guerrilla marketing pure quella roba lì. L’argomento era già di suo trottante in rete per via dell’accostamento a Padre Pio, Forza Nuova ha associato all’avvenimento la larvata minaccia e ha cavalcato l’onda.

Oggi i manifesti, messi, fotografati e poi evidentemente tolti per non finire nel mirino della Digos e doverne rispondere. Così l’attacchinaggio è tutto virtuale. Ne diamo conto perché in una democrazia compiuta anche gli stupidi vanno capiti e difesi. Onestamente, se questa è la strategia che l’estrema destra metterà in campo per le prossime elezioni più che puntare a una “tensione” sarà associata al mordi e fuggi di qualche petomane buontempone, che la fa, lui se la suona e lui se la canta.