"Col solito blitz orchestrato dall'alto, questa mattina, in Commissione Politiche Sociali, è stato varato a maggioranza il nuovo regolamento del servizio di refezione scolastica".
Il consigliere comunale del Pd Italo Di Dio denuncia l'approvazione "in maniera frettolosa ed unilaterale dello strumento con cui l'amministrazione Mastella intende ripristinare il servizio mensa, e soprattutto il mancato coinvolgimento in un procedimento di tale rilevanza, dei dirigenti scolastici e dei rappresentanti dei genitori. Dopo aver espresso tutto il mio disappunto per l'atteggiamento dei colleghi di maggioranza - spiega Di Dio -, che pur di avallare le scelte del sindaco sono soliti rifiutare ogni tipo di confronto, avevo chiesto ufficialmente che prima di procedere con l'approvazione del regolamento fossero preventivamente convocati quelli che sono a tutti gli effetti i destinatari di questo intempestivo provvedimento. Visto che la mia richiesta è stata totalmente ignorata e non c'è stata alcuna condivisione, e che non siamo neppure in grado di sapere se gli effetti di questo regolamento siano o meno compatibili con l'organizzazione scolastica e rispondano ai reali fabbisogni delle famiglie che affidano i loro figli alle istituzioni, auspico che dirigenti e genitori siano quantomeno invitati a presenziare alla seduta di Consiglio del prossimo 10 luglio, che potrebbe anche essere convocata in forma aperta e che dovrà ratificare il suddetto regolamento. Un atto che meritava senz'altro un adeguato approfondimento, ma con questa maggioranza, ormai è quasi superfluo sottolinearlo, non esistono spazi di discussione. Consiglieri e assessori sono sistematicamente sotto pressione. C'è un uomo solo al comando che detta tempi e regole, impartisce ordini e non accetta rifiuti. L'obbligatorietà della ristorazione, l'eliminazione della facoltà di portare cibo alternativo da casa, l'esclusione dalla mensa dei bambini "morosi" (che non si comprende come saranno gestiti), la totale disinformazione sulle tariffe che saranno applicate alle famiglie e le eventuali riduzioni derivanti dal modello Isee e la definitiva scomparsa del centro di cottura sono solo alcuni dei punti del regolamento che meritavano di essere snocciolati ed esaminati prima di procedere all'approvazione. Ma purtroppo, nonostante i roboanti annunci della campagna elettorale, dopo il fallimento delle politiche sulla mensa che hanno già prodotto l'uscita di un consigliere dalla maggioranza, il siluramento di un assessore e, dulcis in fundo, la cancellazione del servizio per manifesta inadeguatezza, ora, nel tentativo di rimediare agli errori commessi, qualcuno ha deciso di forzare la mano, col rischio concreto di generare, considerando i modi e i tempi che sta adoperando, una vera e propria insurrezione popolare".