Non si placa la polemica del dopo assemblea provinciale Pd, e quindi, del dopo candidature. Dopo il duro j'accuse del sindaco Fausto Pepe, che aveva citato anche la nota divulgata dai circoli telesini, interviene Giovanni Palmieri, segretario del circolo Pd di Faicchio. In una nota Palmieri fa il punto della situazione e con Ottopagine specifica che “Il primo documento che abbiamo inviato, in effetti, è stato equivocato, ma è un problema che non ci riguarda. Questa nota non è una risposta... ma esclusivamente una precisazione, volta a far comprendere che non vogliamo essere strumentalizzati».
Nella nota, infatti, Palmieri scrive: «È il tempo del cambiamento, quello vero, non quello dei finti renziani saltati sulla nave col vento in poppa ma poi improvvisamente svaniti. Per cambiare la Campania occorre una radicale rivoluzione ed è necessario che il Partito Democratico sannita abbia voce in capitolo per favorire questo processo.
Dispiace che alcuni renziani della prima ora che oggi urlano ad una contrapposizione capoluogo/territorio da loro stessi creata, oggi non condividano il nostro documento. Deve finire il tempo dell’ipocrisia e dei protagonismi di coloro che oggi tentano di distorcere la realtà dei fatti: il documento dei circoli telesini non mira ad attaccare nessuno ma rileva la difficoltà di ricambio generazionale delle classi dirigenti e contesta solo la tentata marginalizzazione di un territorio. Per noi non esiste contrapposizione ma occorre camminare uniti per cambiare le cose e rispondere alle difficoltà della gente.
La città ha numerosi rappresentanti negli enti sovracomunali: 4 rappresentanti in provincia (di cui 2 alla opposizione), 1 al governo,1 in parlamento (NCD). Pertanto non si senta offesa. Non ve n’è motivo. Dobbiamo ripartire da una profonda riflessione culturale su cui solo può basarsi una buona pratica politica e bisogna farlo tutti insieme senza ulteriori polemiche derivanti da legittime aspirazioni personali non soddisfatte. Noi diciamo la nostra e proponiamo la nostra visione delle cose e quel che secondo noi occorre per metterci in linea con il rinnovamento che sta avvenendo nel resto d’Italia e liberare la Campania dalla vecchia politica e dagli arrembanti. Piaccia o no a qualcuno. Per cui chiediamo di evitare strumentalizzazioni del nostro documento liberamente ispirato da una visione diversa e nuova della politica. Per noi non esistono contrapposizioni. Procediamo uniti per liberare la Campania».
Crisvel