Feleppa: "Caso Zamparini, dopo un anno tutto uguale"

"I capannoni non sono stati abbattuti, il parco fluviale non è stato realizzato"

Benevento.  

SUlla vicenda Zamparini interviene il consigliere comunale di opposizione Angelo Feleppa: “17 maggio 2016-17 maggio 2017. Domani sarà trascorso un anno esatto dalla sentenza del Tribunale di Benevento che ha dichiarato inammissibili le doglianze di Zamparini e ha, di fatto, messo il Comune di Benevento nelle condizioni di procedere, mediante Ufficiale Giudiziario, all’esecuzione in danno anticipando le somme necessarie (che Zamparini stesso poi dovrà restituire) per l’abbattimento dei tre capannoni abusivi, il completamento del parco fluviale e la ristrutturazione (nonché recupero di reperti archeologici) dell’antica masseria. Ma nonostante siano passati 365 giorni tutto è rimasto com’è, e il Comune continua a non prendere provvedimenti rispetto alle inadempienze della società che fa capo a Zamparini. Addirittura, dopo l’immobilismo dei primi mesi, è il momento del balletto delle responsabilità: il professionista incaricato dal Tribunale attende una notifica dal Comune, e il Comune aspetta la perizia dell’ingegnere. L’assessore Reale rispondendo ad una interrogazione a firma del sottoscritto, che a settembre scorso sollecitava l’Amministrazione Mastella ad intervenire sulla questione e a far rispettare quanto sancito dalla giustizia, non era stato in grado di dare alcuna risposta concreta in merito a quelle che erano le intenzioni della Giunta in carica e si era limitato a parlare, in maniera generica, dell’esistenza di cause in corso che avrebbero impedito al Comune di procedere. Ebbene, gli impedimenti giuridici erano stati rimossi già da diversi mesi per cui non possiamo che chiederci: come mai non si prende di petto la situazione e si ottempera a questo disposto dall’autorità giudiziaria? Quali sono i motivi ostativi che non consentono a chi ci governa di passare all’azione? E ancora, come mai l’Ufficio Tecnico non provvede al collaudo della strada (quella che attraversa il Centro Commerciale e sbuca su via Valfortore e che attualmente viene utilizzata come uscita secondaria) che Zamparini negli accordi sostitutivi si era impegnato a cedere al Comune a scomputo di onore di urbanizzazione non pagati? Senza quel collaudo, il Comune non potrà entrare in possesso del bene. E infine: cosa occorre ancora al Comune, adesso che c’è anche una sentenza del Tribunale, per obbligare Zamparini a rispettare gli accordi e completare l’Asse Interquartiere nord-est, che prevedeva, tra l’altro, l’allargamento di via Mura della Caccia e del ponte che passa sulla ferrovia e completare la strada che già è in gran parte funzionante che va verso la rotonda dei Pentri? La spesa è stata peraltro anche prevista nel Piano Triennale dei Lavori Pubblici varato dalla Giunta e approvato dal Consiglio per un importo di 3.450.000 euro (fondi privati). La nuova viabilità inoltre, sarebbe in linea con le direttive di Protezione civile in seguito agli eventi alluvionali de 2015 per la messa in sicurezza di una zona considerata a medio rischio, oltre che di supporto, in caso di emergenza, ad eventuali attività di soccorso. Senza contare i benefici che questa apporterebbe all’area commerciale e produttiva di Pezzapiana, semplificandone l’accesso e l’uscita. Un’amministrazione virtuosa non si sottrarrebbe al confronto sulla questione ed eviterebbe di fornire risposte scontate e ripetitive”.