"Leggiamo con estremo interesse le dichiarazioni di Campagnuolo e Di Marzo circa l’impiego degli operai forestali nella manutenzione delle arterie sannite. Senza voler entrare nel merito della questione sorgono spontanee alcune considerazioni."
La nota è a firma dei 5 fuoriusciti da Forza Italia Giovani: Luca Palumbo, Giuseppe Mazzeo (consigliere comunale Ceppaloni), Pasquale Calabrese (consigliere comunale di Cerreto Sannita), Pietro Girardi e Giovanni Carpinone.
"Premesso che ci sfugge quale ruolo possano aver avuto nella risoluzione della questione, la prima di queste è sul perché non si faccia mai cenno al lavoro di gruppo e non si citi mai la collaborazione degli altri membri. La seconda è immediatamente conseguenziale alla prima. Ad ormai due mesi dall’abolizione delle nostre cariche, semplicemente per aver proposto una maggiore attenzione ai contenuti, non si vede ancora traccia delle magnifiche sorti e progressive paventate dal Campagnuolo per il movimento giovanile, il cui lavoro sembrava ostacolato unicamente dalla nostra presenza. Allo stesso modo, non è ben chiaro perché alle dichiarazioni del simpatico duo, più interesso a mostrare le proprie gite capitoline sui social che ad altro, non si unisce la voce dell’altro Vicario (Marialucia Scarinzi) la cui nomina, a detta sempre del Campagnuolo, era il preludio di una nuova era per il movimento giovanile forzista. L’attuale dirigenza, in tre mesi, non è ancora riuscita a ricreare un organismo dirigente, dimostrando così di viaggiare isolata e completamente distaccata dal territorio.
Il nostro dolore cresce nel continuare ad assistere al depauperamento dei contenuti ed alla scarsa attenzione alle problematiche giovanili, così come grande sofferenza ci arreca assistere al declino del movimento che è stato il trampolino di lancio per tanti politici oggi affermati. Ne tragga le conclusioni opportune chi può."
Redazione Bn