“Parole, parole, parole... Questa la colonna sonora delle vicende “ambientali” della Giunta Mastella”. Così in una nota i consilgieri comunali 5 Stelle, marianna Farese e Nicola Sguera “ironizzano” sulla questione della scelta del sito dove costruire il depuratore. Una scelta aspramente contestata, quindi, non solo dalle associazioni ambientaliste ma anche dal Movimento 5 Stelle.
“Con consueta enfasi mediatica a precedere la pubblicazione degli atti, il Sindaco ha annunciato – scrivono Sguera e Farese - la localizzazione del sito per il depuratore, struttura oramai “mitologica” nell’immaginario dei beneventani, un po’ meno nelle loro tasche. L’atto ha fatto seguito al Protocollo d’inteso firmato con l’Autorità di Bacino a fine gennaio, che a sua volta seguiva la decisione di “abbandonare” la collocazione del depuratore stabilita dalla precedente giunta (S. Angelo a Piesco), a seguito degli eventi alluvionali del 2015. La decisione è stata presa malgrado quasi tutte le associazione ambientaliste consultate dalle Commissioni congiunte Ambiente e lavori pubblici avessero manifestato netta contrarietà a tale scelta”.
“Il M5S aveva promosso a metà gennaio – ricordano i consiglieri di opposizione - un’assemblea pubblica, con la partecipazione di LIPU e WWF, in cui si erano discusse le possibili soluzioni alternative. Parole, parole, parole... Nel 'Programma di mandato' l’Amministrazione considera l’ambiente una priorità. Si parla di «conversione ambientale». La scelta, perorata dal M5S e accolta intelligentemente dai presidenti delle Commissioni, Russo e Saginario, di coinvolgere l’ambientalismo cittadino, portatore di conoscenze e competenze in merito, era virtuosa. D’altronde, sempre nel “Programma” si scriveva: «In tal senso, si sono avviati una serie di incontri con i rappresentanti delle associazioni ambientaliste, anche allo scopo di offrire una concreta condivisione per una realizzazione di tale impatto». Parole, parole, parole... Di che condivisione siamo parlando? Siamo di fronte ad un totale scollamento tra il dire e il fare. E allo scollamento fra consiglieri, Giunta e settore tecnico. Confermata per altro da recentissimi accadimenti che hanno reso visibili gli “arcana imperii” di un potere fragile e malfunzionante, e che proprio per questo cerca scorciatoie decisioniste”.
Scelte e decisioni che secondo il M5S non sono nuove per l'amministrazione Mastella che “con una decisione di pancia, chiuse il Corso alla bici, promette un tavolo concertato con le associazioni e i cittadini (mai realizzato), e, in questi giorni, la sua maggioranza vara un progetto di mobilità sostenibile che mette al centro la ciclabilità... Ma solo perché c’è in ballo un corposo bando europeo (che per altro segnalammo noi alla Giunta nell’ottica collaborativa che abbiamo sempre dichiarato). Questo Sindaco - attaccano Farese e Sguera - ignora la possibilità concreta di attivare gratuitamente compostiere di comunità che alleviassero il problema dei rifiuti (almeno per le contrade). Ha lasciato scadere, malgrado le pressanti sollecitazioni nostre, di cittadini e associazioni, il termine per inviare alla Regione la manifestazione d’interesse. Il Sindaco firma un’intesa con l’Unesco per lo sviluppo urbano sostenibile: parole, parole, parole... Dunque, Clemente Mastella, dopo nove mesi, si svela come il Sindaco della ribalta mediatica, il Sindaco dei protocolli, delle intese spettacolari cui non devono seguire azioni concrete. O meglio, le azioni concrete vanno in direzione esattamente opposta a quelle sollecitate dai cittadini attivi: si costruisce il depuratore dove gli ambientalisti hanno detto di non farlo; non si riapre il corso alle bici, come reclamato da cittadini e associazioni; non si aderisce al bando per le compostiere di quartiere, richiesto da cittadini e associazioni. Avevamo detto in Aula consiliare - concludono che sarebbero andati a sbattere sulla questione mensa, nella loro protervia, nel loro falso ascolto. Lo ripetiamo ora. Vi fate burla del vostro stesso Programma (ma, d’altronde, chi ne verifica la realizzazione?). Andrete a sbattere anche sul depuratore. E ancora una volta il vero responsabile sarà il Sindaco, che, come svelato dalla Ingaldi, avoca sempre a sé le vere decisioni”.