Pepe: La scommessa della Città turistica non è vinta

"E’ arrivato però il momento di accantonare slogan e polemiche e riprendere il cammino"

La nota politica...

Benevento.  

"La scommessa della Città turistica non è vinta, tutt’altro." Esordisce così in una nota Fausto Pepe. "Con il riconoscimento Unesco per la candidatura seriale di Santa Sofia e la storia dei Longobardi, la mia amministrazione ha messo un tassello importante e determinante per rendere Benevento città attrattiva. Ricordo ai più che dopo il 25 giugno 2011 la Città ha avuto non solo una crescita del numero di turisti stranieri, testimoniato oggi dai dati di Banca Italia, ma anche un incremento del turismo legato ad importanti convegni medici ed universitari oltre che ad essere entrati, per la prima volta, nel giro delle gite scolastiche. Insomma una Benevento che cercava di muovere primi passi in questo importante settore.

A chi sosteneva, dopo il riconoscimento Unesco, che avevamo raggiunto il traguardo, io ho sempre ribattuto che il percorso era appena agli inizi, e che se si fosse lavorato correttamente e coerentemente  avremmo raggiunto l’obiettivo di Città turistica con il tempo. Il turismo non si inventa, non è legato ad episodi o ad alberi di Natale, ma si costruisce con serietà, sobrietà ed investimenti seri, coinvolgendo tutti gli attori presenti sul territorio.

In quegli anni lavorammo pure a costruire le precondizioni, tipo la raccolta a “porta a porta” e una cura del verde adeguato alle ambizioni della Città. Insomma si doveva passare dalla precarietà della proposta legata ad un evento, alla stabilità della attrattività della nostra Città. Si puntò quindi sui beni culturali, sui musei e poi sull’Unesco. Oggi di quella scommessa e di quella scelta coraggiosa solo un lontano ricordo. E’ veramente singolare, non trovo altro termine, leggere la nota a commento dei “numeri” forniti dalla Banca d’Italia da parte del Sindaco Mastella, il quale non avendo letto tutti i dati delle presenze turistiche straniere in Città, nel periodo che va dal 2011 al 2016, ne approfitta, intestandosene candidamente la paternità. Vorrei ricordare, a chi ha memoria troppo corta, che Mastella, tolti meno di 6 mesi di fine 2016, negli ultimi 5 anni non è stato Sindaco, e che anzi i suoi consiglieri erano all’opposizione di quella amministrazione. Quali meriti ha maturato? E per quali scelte?

E’ arrivato però il momento di accantonare slogan e polemiche e riprendere il cammino, fatto di precondizioni ambientali, di investimenti sui beni culturali, di coinvolgimenti delle categorie, che peraltro  in questi anni hanno lavorato bene, e di tanto tanto studio e programmazione.

Redazione Bn