«Sono stata rimpiazzata mentre ero al bar, dove mi hanno notificato le dimissioni con un lancio d'agenzia». Il day after di Nunzia De Girolamo, ex capogruppo di Ncd, è un'occasione per chiarire ancora una volta la sua posizione rispetto al partito cui fa riferimento e al Governo guidato da Matteo Renzi. Lo ha fatto in una intervista a Repubblica.
L'esponente sannita fa capire chiaramente di non aver affatto digerito la scelta dell'ex ministro Lupi - che la stessa De Girolamo ha difeso a spada tratta - di accettare quello che fino a ieri è stato il suo posto. Le critiche maggiori sono però quelle riservate ad Alfano: «Ncd si è trasformata in una costola di Renzi. Si può stare al governo, ma da posizioni critiche. Se invece preferiamo essere zerbini, auguri», ha detto al quotidiano romano.
De Girolamo ha inoltre confermato l'intento di dialogare con tutto quell'universo di centrodestra «alternativo a Renzi», anche se per adesso l'uscita da Ncd non è all'ordine del giorno: «Resto nel partito che ho fondato, ma ora ho più tempo e girerò l’Italia per ascoltare la base. Non so se sono cosi minoranza, come nel palazzo. Lo scopriremo vivendo…», ha detto. A meno che, ha detto a chiare lettere, in Campania non si faccia un accordo con De Luca: «Le regionali sono un banco di prova importante. Se ci saranno intese con la sinistra, io sono incompatibile», è stato l'avvertimento. E sul futuro della coalizione di centrodestra ha chiarito: «Servono le primarie per la scelta del leader».
GbL