"La scelta politica di Mastella di andare in dissesto costerà davvero cara ai noi cittadini Beneventani. Non si è approntato un piano gestionale per far fronte “al giorno dopo” la delibera del dissesto, eppure Mastella ha cominciato ad evocarne lo spauracchio da mesi, dal giorno dopo l’approvazione del Bilancio Preventivo, che aveva seguito quello Consuntivo, lì i conti tornavano ed era tutto in ordine." Comincia così la nota di Fausto Pepe.
"La mancata approvazione del Piano di Rientro entro il 15 Novembre 2016 ha segnato un momento di non ritorno, perdendo la copertura dei 17 Milioni di euro del fondo rotativo dello Stato a tasso zero.
Il Consiglio Comunale non ha potuto scegliere quale strada intraprendere perché la discussione sul Piano di Rientro non è mai stata portata neppure in Commissione Finanze e tantomeno in Consiglio.
In Consiglio è stata portata la delibera sul dissesto, dando finalmente indicazioni chiare su quella che è apparsa ed è esclusivamente una volontà politica.
Una scelta immotivata e scellerata con conseguenze drammatiche. Non sono stati revocati gli impegni già presi con i creditori, con le banche, con i fornitori, ed oggi con la mancata approvazione del Piano di Rientro e la delibera sul dissesto si sono invece messi a repentaglio i servizi indispensabili per la Comunità, i fondi a garanzia dei finanziamenti europei, e cosa ancora più importante e drammatica finanche il pagamento degli stipendi ai dipendenti del Comune e delle Municipalizzate.
Nel contempo si sono invece assunte tr nuove figure professionali esterne per il solo Staff del Sindaco, ed un Dirigente esterno per l’Ambiente, aumentando ingiustificatamente le spese del personale, e si sono ridotte le entrate deliberatamente, bloccando la gara di esternalizzazione dei tributi, che avrebbe fatto incassare gia nel 2016 circa 5 Milioni di euro, e bloccando il programma della gestione territoriale del Comune che serviva ad individuare gli evasori.
C’è da aggiungere un ulteriore dettaglio, forse meno rilevante, ma importante se ci si sofferma sui numeri fantasticati e veicolati a livello locale e nazionale: il tentativo di gonfiare i debiti a dismisura è miseramente fallito. Non ci sono 110 Milioni di euro di debiti. E’ solo una bugia.
Non si è avuta la capacità e la volontà di prendersi sulle spalle i problemi della città. Oggi Mastella, che che se ne dica, ha vissuto di rendita sulla capacità economica e di programmazione che ha ereditato. Non un soldo e nemmeno un’opera di sua iniziativa. Da oggi inizia la sua era. Ed è cominciata col dissesto."
Redazione Bn