«Il blocco dei lavori della Spina Verde al Rione Libertà è l’ennesima incompiuta della giunta Pepe. Il centrosinistra si vanta di fatti e di risultati che non esistono. Dalla logistica al Data center delle Poste, dal Più Europa alla Cittadella culturale, dalle bancarelle al Corso sino alle mattonelle del Viale Atlantici, dal fallimento dell’Amts al blocco dell’edilizia, del piano casa, degli interventi minimi di ordinaria amministrazione la città è trascurata, impoverita, svuotata delle funzioni essenziali». Ci va giù duro Roberto Capezzone, esponente di Fratelli d'Italia, su quelle che definisce le "incompiute" di Palazzo Mosti. L'elenco è lungo: «Al Rione Libertà v’è una responsabilità associata del centrosinistra che gestisce l’Istituto Autonomo Case Popolari, principale responsabile del degrado e del Comune che non solo non muove un dito per riscattare quel quartiere ma che da Piazza S. Modesto all’Addolarata ha peggiorato tutto quanto si poteva peggiorare. Inolte, basta passeggiare per le strade principali del Rione, non troverete un vigile urbano, nemmeno nei giorni di mercato. Eppure il Comando è appena in Via Napoli, insomma non c’è un servizio degno di questo nome! E’ la desolazione nella desolazione. Certo per riscattare Benevento la sociologia di Ponticelli non serve: né conosciamo gli esiti e gli effetti ma assistere a questo spettacolo è davvero deprimente», è la reprimenda.
E ancora: «Potremo ancora parlare delle contrade abbandonate e isolate, delle imminenti devastazioni di Terna a Contrda La Francesca, della mensa scolastica che non funziona. Insomma un’elenco lunghissimo di misfatti a danno della città. Quelli che accusano i consiglieri comunali d’opposizione, che fanno il proprio dovere sociale e politico nonostante l’inconsinstenza di certi direttori di partito e non, sono insieme a questa amministrazione responsabili di questo stato di cose perché quando hanno governato hanno fatto solo chiacchiere, o “ altro “ come “questi”. Dei quali pari sono», conclude Capezzone.