"Ho letto in queste ore le note del PD, dal segretario provinciale ai gruppi consiliari del Comune di Benevento, fino a Ricci che occupa il posto da presidente della Provincia: mi sento di consigliare vivamente a tutti i sottoscrittori, di utilizzare in maniera più funzionale alla collettività il proprio tempo. I cittadini, per la verità in maniera sempre minore, li hanno demandati a svolgere ruoli di pubblica utilità, mi chiedo come siano finiti a scrivere note sugli abiti o sulle borse dei miei collaboratori: sono francamente esterrefatto da tanta pochezza!" Inizia così la nota del sindaco di benevento Clemente Mastella.
"Ma andiamo in ordine. Avere nello staff tre dipendenti part-time a circa 1.000 euro al mese, dopo aver rinunciato all’indennità riconosciuta al sindaco e dopo aver dimostrato con i fatti di far fronte con risorse mie anche alle esigenze quotidiane, dagli spostamenti alla rappresentanza, non mi sembra né uno spreco né un lusso. Disporre di un minimo di staff che possa supportare il lavoro di un sindaco è ritenuta azione legittima, non solo dalle leggi, ma anche dalla routine di ogni amministrazione, finanche quelle targate 5 Stelle.
Mi meraviglio di come proprio i consiglieri grillini che non hanno rinunciato alla propria indennità di carica si uniscano al coro stonato: fino al mio arrivo, il Comune versava ogni mese 4.200 euro per il sindaco e la metà per il suo vice. Non un cenno di condivisione sulla scelta di alleggerire a comunità di queste spese è giunto fino ad oggi dai 5 Stelle.
Io non voglio concentrarmi sulle bassezze, ma veder sprecare fiumi di inchiostro per criticare il mio staff, magari da chi, come un candidato alle ultime amministrative, è appena entrato nel PD perché in quello staff voleva esserci, fa rabbrividire. Inutile chiedere anche solo un po’ di sana vergogna a chi ha dimostrato di esserne sprovvisto: bene così, il Pd di Benevento è la casa giusta di questi avventurieri.
Mi sarei aspettato, e sarebbe stato giusto, in nome di un’ispirazione che tuteli gli interessi dei lavoratori, che qualcuno sollevasse critiche sul fatto che, proprio per le ristrettezze di bilancio ereditate, alcuni dei miei collaboratori sono in servizio, sin dall’insediamento, in maniera totalmente gratuita: invece no, questo il Pd non l’ha notato, si è concentrato su altro! Non ho parole per descrivere la distanza siderale che esiste tra i cittadini e questi pseudo-politici: io sono fiero di fare l’esatto contrario e di trovarmi altrove.
Voglio infine spiegare che anche la Corte dei Conti, con sentenza dello scorso dicembre, ha ribadito come non siano ammissibili negli enti pubblici collaborazioni a titolo gratuito. Non è un caso che la scelta di tre professionalità di staff, con specificati i relativi costi, sia un’azione autorizzata dal Ministero dell’Interno. Ma evidentemente la legalità è un principio che, in questo caso, funziona a corrente alterna!
A Ricci, inoltre, che ricorda con sprezzo e pubblicamente di aver militato tra le fila dei miei sostenitori, voglio solo dire che: lui lo ricorda, io no, di certo il mio rammarico è tutto nel fatto che poco o proprio nulla, io sia riuscito ad insegnargli. Se fosse stato per il si di Ricci e del Pd oggi la provincia non esisterebbe proprio.
Fino ad oggi non c’è stata una sola presa di posizione, da parte della segreteria provinciale del Pd o del suo vertice, sulla conduzione vergognosa della Rocca, anzi, a poche ore di distanza dalla sua stessa ammissione di incompetenza a ricoprire il ruolo, a Ricci fu imposto di nominare finanche un vicepresidente (altro che staff)".
Redazione