"Il 4 Dicembre saremo chiamati a votare per il Referendum e dovremo decidere se approvare o meno la Riforma costituzionale del Governo Renzi". Inizia così la nota di Raffaele Siciliano (Coordinatore Forza Italia Giovani Benevento e candidato come Consigliere alle scorse Elezioni amministrative). "Per decidere basta chiedersi se un Presidente del Consiglio abusivo, un Governo abusivo, una maggioranza abusiva ed incostituzionale, perché si regge su deputati dichiarati incostituzionali dalla Corte Costituzionale, possano cambiare 47 articoli della Costituzione senza legittimazione popolare. Questa è la ragione delle ragioni per votare no.
Inoltre, questa è una Riforma che ha diviso il paese e se approvata diventerebbe la Costituzione di una parte degli italiani, invece i nostri padri costituenti, anche se di opposte fazioni, riuscirono ad unire il paese trovando un compromesso nobile per scrivere la Costituzione attuale. Se volessimo entrare nel merito della Riforma avremmo decine di motivi per cui votare no"
"La falsa abolizione del bicameralismo: il senato rimane, anche se non vota più la fiducia al Governo deve essere interpellato per leggi fondamentali ed inoltre, se lo reputa opportuno, potrà chiedere chiarimenti sulle leggi della Camera dei Deputati e quindi rallentare od ostacolare i lavori parlamentari. L’unica cosa abolita è l’elezione dei Senatori da parte dei cittadini, perché verranno decisi a tavolino tra i Sindaci ed i Consiglieri regionali; La falsa riduzione dei costi della politica: Secondo Renzi la riduzione ammonterebbe a 500 milioni di euro, invece è stato smentito dalla Ragioneria dello Stato che ha previso un risparmio di 55 milioni di euro, quello che lo stato spende ogni mezz’ora. Sono spiccioli ed è una presa in giro; Falsa semplificazione del processo legislativo: Non sono previste più quattro variabili legislative ma ben dieci variabili, ossia dieci modi diversi di fare le leggi; Il Governo fa le leggi:
Il Governo avrà come procedimento legislativo le leggi a “data certa”, che è una via privilegiata che consentirebbe al Governo di monopolizzare l’attività legislativa che appartiene al parlamento. Ciò significa che se una legge è proposta dal governo deve essere approvata entro e non oltre settanta giorni, se invece proposta dal Parlamento verrebbe approvata dopo anni. Questa è una cosa grave perché significa che ci sarà una sola persona al comando; Conflitti tra Staro e Regioni: Si va a modificare il titolo V, il quale anche se confusionario all’origine è stato poi regolamentato e chiarito dalle sentenze della Corte Costituzionale. Ora con una nuova modifica si andrà incontro a nuovi ricorsi delle Regioni sulle materie che erano prima di loro competenza; Renzi promise di dimettersi: Oltre a votare no per il merito della riforma, voteremo no anche per mandare a casa il Governo Renzi. Sappiamo benissimo che come ogni sua promessa, anche questa volta non manterrà la parola data. Voglio ricordare che questo Referendum non prevede quorum perché è confermativo e quindi sarebbe valido anche se andasse a votare un solo italiano. Questo vuol dire che se restiamo a casa con l’intenzione di rendere nullo il Referendum aiutiamo il si ed il Governo Renzi.
Andiamo a votare convintamente no per non cambiare la Costiuzione, ma soprattutto per non cambiarla in questo modo".
Redazione