"Restauro Sabariani, progetto bocciato: dov'è la capacità ?"

La nota del condsigliere comunale del Pd, Italio Di Dio

Benevento.  

Il capogruppo di “Del Vecchio Sindaco” Italo Di Dio, è intervenuto sulla magra figura rimediata dal Comune di Benevento riguardo il mancato finanziamento del progetto per il restauro della Chiesa dei Sabariani. “Nuovo esempio di gestione e programmazione ‘virtuosa’ da parte del Comune di Benevento. Il progetto presentato alla Regione Campania che prevedeva il restauro della chiesa e degli affreschi di San Marco dei Sabariani con una richiesta di contributo di 200mila euro - rivela Di Dio - non è stato ammesso a finanziamento.

La motivazione è totalmente racchiusa nel punteggio assegnato dalla commissione regionale al progetto, che nel caso di quello predisposto dal Comune di Benevento non è andato oltre il 22. Una cifra ben lontana dai 50 punti che rappresentavano il minimo richiesto, invece ampiamente superato da altri comuni della provincia sannita come Morcone e Melizzano. Solo pochi giorni fa Mastella esaltava la grande capacità progettuale della sua amministrazione (omettendo che il Governo Renzi aveva finanziato, praticamente a scatola chiusa, tutti i progetti sul bando periferie senza escluderne neppure uno), e oggi si ritrova con un progetto - dal titolo estremamente originale (“Benevento Storia e Cultura”, non ci avranno dormito la notte per trovarne uno così efficace) - 140esimo nella graduatoria dei 193 esclusi, finendo 17 punti dietro, tanto per fare un esempio, anche al Comune di Summonte.

Nel frattempo l’occasione per recuperare un importante sito archeologico è andata a farsi benedire a causa della supponenza e dell’improvvisazione che contraddistinguono l’operato di coloro che ci amministrano. A luglio l’assessore Picucci si riempiva la bocca rispondendo stizzito al sollecito di alcune associazioni, rifiutando ogni tipo di collaborazione e parlando sempre al singolare. ‘Sto lavorando ad un progetto che possa intercettare fondi utili per la riqualificazione’ aveva detto, evidenziando tutto l’egocentrismo che caratterizza gli uomini scelti da Mastella per il Governo della nostra comunità. Ebbene considerato il fallimentare risultato ottenuto da quel progetto, a Mastella e Picucci non resta che chiedere scusa alla città e anche a quelle associazioni che, saggiamente, avevano fiutato il pericolo. Mastella, che nel suo intervento a reti unificate, parlando del finanziamento per il bando periferie si era dato bell’otto al compito, stavolta si è beccato un bel tre. Pertanto consigliamo a lui e a Picucci di mettersi a studiare seriamente e di farsi anche un corso accelerato di umiltà”.

Redazione