Job Acts: così si ritorna (quasi) ad assumere

Ora il tempo indeterminato conviene: proposto a metà dei nuovi occupati

Benevento.  

Entra in vigore oggi, ufficialmente, il job acts, e, da quelle che sono le stime occupazionali sulla provincia di Benevento, sembra che qualche effetto lo porterà. Stime dunque, senza alcun giudizio di merito su uno strumento che in ogni caso non sembra la panacea di tutti i mali del mondo del lavoro. Mali che a Benevento, così come in?Irpinia, sono stati amplificati negli ultimi anni, basti ricordare gli oltre diecimila posti di lavoro andati in fumo fino al 2013, a cui vanno aggiunti quelli del 2014 e quelli che andranno in fumo, perché andranno in fumo, anche con il job acts in vigore. Secondo Unimpresa, ad esempio, il job acts porterà, in linea generale in Italia, 250mila assunzioni a tempo indeterminato in più, entro giugno. Attenzione, però, non è detto che si tratti di 250mila posti di lavoro nuovi per chi, al momento, non ha occupazione: nel computo infatti sono da conteggiare anche quelli che passeranno al tempo indeterminato avendo già un contratto diverso in essere con la stessa azienda. Cosa accadrà in provincia di?Benevento? Gli effetti ci saranno, e, per quanto dalle proiezioni si stima un nuovo saldo occupazionale negativo, è bene precisarlo, sembra almeno che stia andando a finire l’emorragia di posti di lavoro degli anni scorsi. Eh già, perché il saldo tra entrate e uscite nel mondo del lavoro, nel primo trimestre 2015, dovrebbe chiudersi nuovamente in negativo: centoquaranta posti di lavoro in meno, tra assunzioni e licenziamenti. Però, c’è un però: il trend delle assunzioni rispetto agli anni scorsi sembra essere in netto aumento. Lo scorso anno erano 590 le assunzioni del primo trimestre, invece, per i primi tre mesi del 2015, si prevede l’entrata di 750 lavoratori. Sembra pesare la decontribuzione reativa ai contratti a tempo indeterminato: dei 590 lavoratori assunti lo scorso anno solo 390 hanno avuto un contratto di dipendente, di questi il 38 per cento ha avuto l’indeterminato. Il resto era da suddividere in contratti di somministrazione, contratti di collaborazione a progetto, collaborazioni occasionali e incarichi professionali. Molto diversa la situazione in provincia di Benvento con le nuove regole: ora, delle 750 entrate nel mondo del lavoro, 530 saranno con assunzione dipendente, mentre vanno a diminuire di molto le assunzioni con contratti in somministrazione, co co co e co co pro e collaborazioni varie. Per ben il cinquanta per cento dei nuovi assunti arriverà il contratto a tempo indeterminato, mentre per il quaranta per cento ci sarà il tempo determinato. Non sembra decollare invece il contratto di apprendistato, riservato soltanto al sei per cento degli assunti. Per quanto riguarda invece i settori di attività in cui andranno a distribuirsi i nuovi posti di lavoro, sembra tornare a crescere il settore delle costruzioni, dove sarà assunto il 24 per cento dei nuovi lavoratori. Sempre molto in crescita il turismo e la ristorazione: il 10 per cento dei nuovi assunti sarà impegnato in questo settore. Attenzione però: per entrambi i settori, per il turismo e la ristorazione, e per le costruzioni, e per quasi la totalità delle nuove assunzioni (l’ottanta per cento) è richiesta una comprovata esperienza. Laurea o diploma sembrano iniziare a valre qualcosa in più.

di Cristiano Vella