Imu Agricola, Pepe: «Provvedimento deleterio»

Il coordinatore provinciale di Centro Democratico: «Così vanno in crisi le imprese»

Benevento.  

Sull'Imu agricola interviene Mario Pepe:« Ho invitato i responsabili del Centro Democratico e i Deputati del Partito ad attivarsi nella Commissione Agricoltura della Camera e del Senato per affrontare seriamente gli effetti sociali ed economici del D.L. 4/15 afferente agli oneri dell’IMU agricola.

Un provvedimento deleterio dal punto di vista istituzionale in quanto mette in crisi le imprese agricole impegnate a rilanciare l’agricoltura e le agrofiliere secondo i principi e i vincoli della nuova PAC; un provvedimento oneroso a livello sociale in quanto pone i conduttori delle imprese e i coltivatori in grave difficoltà all’interno del nucleo familiare; provvedimento esoso a livello economico e finanziario in quanto indebolisce l’apparato produttivo-agricolo in generale e le nuove prospettive di rilancio dell’attività agricole per incrementare il reddito e i miglioramenti aziendali.

Un’agricoltura non solo marginale rispetto ai provvedimenti economici di rilancio e alle leggi di stabilità ma vulnerata nella sua già debole struttura per poter assecondare novità produttive, rilancio aziendale, miglioramento delle coltivazioni. Se abbiamo costruito una nuova filosofia dell’alimentazione e delle produzioni di qualità con l’attuazione del EXPO 2015 non è possibile adottare provvedimenti di retroguardia fortemente condizionanti il futuro dell’agricoltura e delle agrofiliere. È necessario provvedere – sollecitazione che ho rivolto ai Deputati del CD - a modificare il D.L. 4/15 rivedendo i parametri di riferimento tenendo presente che soprattutto l’agricoltura del Mezzogiorno è inserita nelle regioni di coesione. 

Se c’è un gap economico- sociale nel Sud non è possibile applicare criteri uniformi per la determinazione dell’IMU agricola. Se dobbiamo rilanciare le produzioni Made in Italy e le qualità delle filiere non è possibile assumere provvedimenti iugulatori».