Brutte notizie per le imprese artigiane italiane. L’Ufficio Studi di CIDEC ha analizzato i dati ufficiali sulla natalità e mortalità delle imprese da cui emerge che anche il 2015 si avvia ad essere un anno negativo per l’artigianato che secondo le prospettive avrà un trend negativo che perdurerà anche nel 2016. Questa situazione sta assottigliando il comparto in modo significativo da oltre 6 anni con ovvie ripercussioni sulla disoccupazione, specialmente dei più giovani.
Tra i settori artigiani l’unico a dare ossigeno e nuove opportunità di fare impresa è solo il settore dei servizi alle imprese; in tutti gli altri, a cominciare dalle costruzioni, il saldo tra aperture e chiusure è fortemente negativo. Dal punto di vista territoriale il rallentamento della dinamica negativa interessa complessivamente il Centro-Nord mentre nel Mezzogiorno spicca il netto peggioramento nella dinamica dello stock con una contrazione che raggiungerà a fine 2015 addirittura quota – 3, 15%. La persistente crisi economica sta così inondando il Mezzogiorno d’Italia allargando la forbice tra regioni del Sud e quelle del Nord.
L’ immobilismo economico-sociale ha determinato anche la fine di quel lento processo di convergenza economica Nord – Sud per cui, senza immediati interventi, siamo fortemente preoccupati sulle sorti dei nostri territori. “Stiamo promuovendo da tempo un Patto per lo Sviluppo; avremmo già dovuto farlo e comunque dobbiamo agire subito, prima che sia troppo tardi! –ha riferito il vertice di CIDEC, Milena Petrucciani. CIDEC sta agendo attraverso accordi di aggregazione e l’avvio di una vera cultura del cooperativismo associazionistico ed imprenditoriale con l’obiettivo di raggiungere quella crescita socio-economica dei territori tanto sperata da anni.
Basta guardare quello che oggi è diventato il Sannio e la città di Benevento ma nonostante tutto sento di rimanere fiduciosa del domani e di quanto sapremo costruire” –riferisce il vertice di CIDEC. Che sia chiaro, con questo non richiediamo assistenzialismo ma solo condizioni adeguate che possano farci recuperare punti nei confronti di una crisi così forte” – ha continuato Milena Petrucciani.
“Di fronte alle forti difficoltà che viviamo, il Sannio risente fortemente il peso di problemi “storici” irrisolti per cui –conclude il presidente della CIDEC- politica ed amministrazioni regionali e locali devono liberarsi da condizionamenti clientelari e da prevaricazioni di appartenenza partitica contribuendo al risanamento di quei tessuti produttivi che, pur tra tante difficoltà, è ancora vivo e vitale.
Bisogna riporre fiducia nella vitalità e nelle forze migliori per innalzare il Sannio e portarlo fuori dalla crisi consentendogli di vincere con le proprie forze la sfida anche della competizione globale”.
redazione