"Ho fatto cose tecnicamente anche molto complesse, ma forse umanamente questa è stata la più difficile di tutte".
Con queste parole Renzo Piano ha dato inizio all’inaugurazione dell’Hospice pediatrico di Bologna, una sua creatura a cui è stata affidata la progettazione, e finanziato dalla Fondazione Hospice Maria Teresa Chiantore Seràgnoli Onlus, nella persona di Isabella Seragnoli, mente e anima della Fondazione.
Si tratta di una struttura di 4.500 metri quadri sopraelevati (a 6 metri da terra) pieno di luce e di ponti sospesi, immerso in un bosco di robinie, con oasi verdi anche all'interno, destinata a bambini affetti da patologie inguaribili o rare.
L’idea è quella della leggerezza e del sollievo, dove il prendersi cura del paziente e della famiglia rappresentano il senso profondo del processo terapeutico, pensata come opportunità per fare esperienza di bellezza, contemplazione e spiritualità.
Si tratta di una struttura unica e innovativa organizzata con 14 camere di degenza singole, 8 appartamenti destinati alle famiglie dei degenti, sette ambulatori multidisciplinari, un’area di medicina fisica e riabilitativa, un’area meditativa e una sala dedicata al commiato.
La bellezza e la cura di ogni dettaglio dell’arredamento, su disegno di Renzo Piano, sono stati realizzati anche con il contributo dell’industria G8 mobili di Benevento, guidata dal Cav. Vincenzo Mucci.
Dopo la realizzazione della Biblioteca Universitaria di Trento progettata da Renzo Piano, l’industria G8 mobili, realizza un nuovo progetto di arredo per una struttura di eccellenza a livello internazionale.
Dopo il taglio del nastro l’evento è proseguito con uno standing dinner a cura dello chef stellato Massimiliano Alajmo, seguito da una lettura a cura del regista Gabriele Salvatores e da un’esibizione dei musicisti Laura Marzadori e Nicola Piovani.