Un primo, importante, passo in avanti. Per far sì che anche la Campania possa inserirsi a pieno titolo nella grande tradizione italiana dei formaggi freschi spalmabili. Questa mattina nella sala conferenze della Camera di Commercio di Benevento sono stati presentati i risultati finali del progetto F.F.Re.S.Co. Un progetto finanziato dalla misura 214 del Psr Campania e che ha visto coinvolti l'Irfom di Aniello Troiano, il Cnr di Avellino con la responsabile scientifica Filomena Nazzaro, Regione e docenti universitari. Con l'intento, condiviso dalle aziende del Fortore, di studiare e sviluppare nuove tecnologie di conservazione. A fare da padrone di casa all'evento, il presidente della Camera di Commercio di Benevento Antonio Campese, mentre le conclusioni sono state affidate al presidente del Consiglio nazionale delle ricerche Luigi Nicolais.
In una terra come la Campania nota per le eccellenze legate appunto a queste tipologie di prodotti (basti pensare alla mozzarella di bufala) ne manca uno spalmabile. Un vuoto da colmare soprattutto ora che con l'Expo i riflettori mondiali sono puntati anche sulle eccellenze gastronomiche della Penisola. Per Campese il convegno di oggi rappresenta “un mix di saperi e sperimentazioni” che rendono merito e onore al Sannio. Troiano ha ricordato come il progetto non sia “frutto di un'accelerazione della spesa, ma ragionato e studiato da oltre anno”, a testimonianza del grande impegno profuso. Il presidente del Cnr Nicolais ha ribadito che il percorso avviato va nella giusta direzione, capace di promuovere sia la ricerca scientifica sia la valorizzazione dei prodotti tipici locali. L'ambizione di F.F.Re.S.Co., che necessiterà di ulteriori studi e approfondimenti è quella di risollevare un comparto, quello lattiero caseario bovino, che nel Sannio e in Campania ha subìto un processo di involuzione economica.
Giovanbattista Lanzilli