La qualità per i vini si conferma ottima, ma il calo della raccolta appare ormai un dato incontrovertibile. E' la fotografia di quest'annata complicata secondo il bilancio tracciato da Libero Rillo, presidente di Sannio Consorzio Tutela Vini. A vendemmia quasi ultimata per i viticoltori è arrivato il momento di fare i conti con gli effetti di mesi particolarmente difficili caratterizzati prima dall'attacco della peronespera, poi dalla forte grandinata delle scorse settimane.
“E' stata un'annata molto particolare e difficile: prima per la peronospera, ultimamente per le grandinate che hanno colpito il territorio ma bisogna dire che la qualità dei vini che otterremo è sicuramente molto alta. E almeno questo ci consola parzialmente”, spiega l'esponente del Consorzio di tutela che invita a riflettere su quanto accaduto per programmare nuove azioni per il futuro.
Maltempo e vitigni resistenti: "Riflettere per il futuro"
“Quanto accaduto quest'anno deve farci riflettere, è arrivato il momento di affrontare tutto il problema dei vitigni resistenti: dei nuovi portinnesti che resistono ai periodi siccità e dei vitigni resistenti che possono venirci incontro nei periodi così difficili. Perché l'agricoltura deve essere sostenibile a trecentosessanta gradi e quindi sostenibilità economica, sociale e ambientale”.
I dati della vendemmia: si prevede calo raccolta dal 30 al 35 per cento
Ancora difficile quantificare con la raccolta in corso, ma si prevede un calo di oltre il 30 per cento: “I numeri precisi non è ancora facile calcolarli perché la vendemmia è alla fine ma non è ancora finita e comunque – chiarisce l'esponente dei viticoltori sanniti - per avere i risultati aggregati bisogna aspettare qualche mese. Ma secondo me il calo si aggira intorno al 30/35 per cento. E speriamo siano questi i dati finali”. Ma l'esponente dei viticoltori sanniti ribadisce: “E' una vendemmia particolare che deve farci riflettere per il futuro”.