“La Campania, il Sud, le Aree interne non vanno trattate come se fossero un gigantesco agriturismo”. A dirlo è Luca Bianchi, direttore dello Svimez e ieri ospite a Benevento di un convegno organizzato da Inapp sul tema del lavoro.
E proprio in merito al lavoro e alla fuga dei giovani sempre più massiccia Bianchi ha commentato: “Non possiamo offrire ai giovani un futuro esclusivamente di bed and breakfast, ristoranti, alberghi. Bisogna ragionare su quale modello di sviluppo si può mettere in campo: se pensiamo a queste aree dobbiamo capire che possono attrarre se ci localizziamo imprese, soprattutto nel settore di servizi, digitalizzazione, ovvero facendo un salto di qualità. Se invece pensiamo di cavarcela con una versione naif del sud come luogo di turismo o di agricoltura allora continueremo ad andarsene”.
E certo, poi non è l'autonomia differenziata che può portare a migliorare le prospettive: “Noi siamo nettamente contrari. Io penso che questo modello di autonomia differenziata in realtà è la fine di qualunque intervento per la riduzione dei divari e di fatto cristallizzerebbe le distanze tra Sud e Nord. Già oggi la spesa per settori come istruzione e sanità è più bassa nelle regioni del Mezzogiorno e questo vuol dire meno servizi. Con l'autonomia differenziata il paese si spaccherebbe ancora di più e secondo Svimez si indebolirebbe nel suo complesso”.