Comunità energetiche: "agglomerati industriali volano per energia alternativa"

Il presidente dell'Asi di Benevento Luigi Barone a Mantova

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Benevento.  

“Modificare la norma, introducendo le comunità energetiche rinnovabili industriali con dimensioni ben più ampie del megawatt attualmente previsto per le Cer, e una vera semplificazione e sburocratizzazione, ampliando le procedure Zes a tutti gli agglomerati Asi”. È la proposta avanzata al ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin dal presidente dell’Asi della Provincia di Benevento e portavoce nazionale della Ficei, Luigi Barone, oggi pomeriggio al seminario estivo della fondazione Symbola in corso a Mantova. Al dibattito sulle comunità energetiche rinnovabili, concluso dal responsabile del dicastero dell’Ambiente, sono intervenuti anche, tra gli altri, il presidente di Legambiente Stefano Ciafani, il vice responsabile finanziario della Conferenza Episcopale Italiana Alessandro Caffi, il direttore dell’Ufficio Clima del Comune di Roma Edoardo Zanchini e il responsabile ER dei Borghi Più Belli d’Italia Mauro Guerra. “La Ficei e le Asi possono dare una mano seria, gli agglomerati industriali possono diventare il volano della produzione di energia alternativa da distribuire alle aziende insediate ma l’attuale legislazione è limitativa. Permettere ai Consorzi di costituire Cer al di sopra del megawatt significa mettere nelle condizioni tante grandi aziende di utilizzare energia pulita ad un costo sostenuto”, ha proseguito nel corso dell’intervento Barone che ha spiegato: “Realizzare Cer nelle aree industriali è diverso che realizzarle nei condomini, abbiamo due o tre aziende energivore che consumano quanto un’intera città. Non è pensabile realizzare nelle Asi comunità energetiche da 1 megawatt, magari si può fare laddove ci sono piccole aziende, e l’esempio di Buccino nell’Asi di Salerno è sicuramente positivo, ma non dove c’è la grande industria”. Al di là delle Cer, Barone infine ha detto che “comunque le Asi stanno dando un contributo importante per le rinnovabili, con importanti autorizzazioni già concesse in tanti agglomerati per impianti fotovoltaici”.