All'indomani del convegno “ICT e tecnologie digitali come leve per la competitività” che si è svolto presso il Complesso Sant'Agostino dell’Università degli Studi del Sannio, ecco l'analisi sull'importanza di questo settore per il Sannio del professor Carlo Mazzone, docente ITI “Lucarelli”, Global Teacher Prize Ambassador.
"Approfittando della mia partecipazione al dibattito in questione - scrive Mazzone - faccio alcune considerazioni che spero possano tornare utili nell’ambito della discussione sulla crescita dei nostri territori. In accordo con quanto detto dal rettore Gerardo Canfora non possiamo non riconoscere la tumultuosa e continua crescita del digitale in ogni aspetto della nostra vita personale e sociale. Un contesto che, nella stessa accezione di tecnologia esponenziale, lascia
intravedere un’evoluzione che stravolge sistematicamente ogni calcolo e previsione di crescita. Non nascondendo i rischi sociali di tale inarrestabile evoluzione, non possiamo ignorare i possibili vantaggi nel riuscire a gestire la tecnologia in oggetto".
Difficoltà e prospettive che secondo il professor Mazzone potrebbero rappresentare un'occasione importante per le aree interne: "I rischi, ovviamente, sono legati alla trasformazione del mercato del lavoro che privilegia i contesti ad alta specializzazione a scapito di molti lavori manuali. Proprio in questo apparente ossimoro si potrebbe allora cercare la chiave di un possibile riscatto delle cosiddette aree interne come il nostro Sannio. Dare nuova linfa e possibilità di crescita innovando fortemente l’offerta delle nostre risorse quali, ad esempio, quelle agroalimentari e del turismo attraverso il supporto a giovani startup che possono nascere e prosperare nei nostri territori se attentamente aiutate anche dal punto di vista economico. In tale ambito, di sicuro interesse è stato l’intervento di Federica Garbolino, responsabile Mercato e Servizi di Invitalia. Ovviamente, per cercare di arginare l’attuale enorme e sconsolante emorragia di giovani sanniti che lasciano il nostro territorio, c’è la necessità di fare un lavoro sinergico e di squadra tra tutti gli attori che possono contribuire fattivamente. In effetti, gli attori erano tutti presenti al convegno in questione: oltre all’Unisannio, infatti, è intervenuto in rappresentanza del mondo imprenditoriale, il vicepresidente di Confindustria Giovani Benevento, Mimmo Ialeggio. Dall’altra parte c’è la Scuola Superiore, in particolare quella tecnica, che in questo momento mi onoro di rappresentare che può essere, se sinergicamente collegato a quello universitario, cosa che sta finalmente avvenendo, il motore principale per un reale riscatto dell’area beneventana come nuovo hub tecnologico ad alta specializzazione informatica. Tale possibilità è stata confermata dalla presenza in sala di alcuni responsabili della sede sannita di Dedagroup, multinazionale del software, che vede nel Sannio la possibilità di creare un polo di primaria importanza, ma anche dalle parole di Marco Consales, delegato al rapporto con le imprese, in perfetta sintonia rispetto a questa visione di sviluppo basata sulle moderne tecnologie digitali. Io, dal mio canto, vestendo in tale contesto il ruolo di evangelista digitale, continuo a spronare la nostra comunità nella direzione di un rinnovato impegno nel contesto della cultura tecnologica, sicuro strumento per un nuovo riscatto dei nostri territori”.