Esistono date che restano scolpite per sempre nella mente e nel cuore delle singole persone, per motivi positivi o negativi, e anche delle comunità. Il 15 ottobre è una data che da sei anni non può essere dimenticata né dai sanniti né da Cosimo Rummo, patron dell'omonimo pastificio che il 15 ottobre di sei anni fa fu devastato dall'alluvione che colpì Benevento.
E ora che quella data si avvicina Rummo commenta: «E' una data triste, perché lo stabilimento sei anni fa tra il 14 e il 15 ottobre si è distrutto. Fu un momento duro: per noi, per i dipendenti...Abbiamo dovuto ricostruire lo stabilimento in un tempo rapidissimo, abbiamo dovuto lavorare 7 giorni su 7 per ripartire dopo essere stati completamente distrutti».
Ma con lo slogan “L'acqua non ci ha mai rammollito”, giocando sull'alta qualità della pasta prodotta, il pastificio beneventano può essere tranquillamente indicato come esempio di rinascita, di chi di mollare non ci ha mai pensato neppure per un secondo: «Un esempio per l'Italia – dice Rummo- un'azienda che è riuscita a ripartire senza danneggiare nessuno. Nè fornitori, né banche, né lavoratori...e oggi in un'indagine Doxa la nostra è considerata la pasta che piace di più agli italiani». Un baluardo dell'agroalimentare sannita, in un momento in cui quel settore viene indicato come traino del territorio, come “eccellenza”, ma attenzione, per Cosimo Rummo bisogna superare il concetto di eccellenza: «Oggi tutti dicono di far prodotti eccellenti.
La verità è che dobbiamo fare prodotti “straordinari” e non solo nelle dichiarazioni, ma facendo capire in Italia e nel mondo che i nostri prodotti sono straordinari, e che si distinguono rispetto agli altri. Deve capirlo il Sannio che bisogna fare prodotti distintivi: è difficile certo, servono bravi collaboratori, ma su un mercato difficile bisogna seguire questa strada. La distinzione e la straordinarietà: solo così il Sannio può crescere».
E anche in questo caso Rummo si ritaglia un ruolo di apripista: «Nel Sannio l'agroalimentare deve ritagliarsi un ruolo sempre più importante: noi ad esempio stiamo facendo dei progetti di filiera con gli agricoltori per fare grani di altissima qualità, per pasta di altissima qualità...solo così il consumatore percepisce la qualità e la straordinarietà del prodotto ed è disposto a pagare qualcosa in più per premiare tutta la filiera.
Chiaramente questo riguarda tutta la filiera, non solo il grano». E dopo aver guardato al passato, col rewind a sei anni fa e una data che resta e per la verità deve restare scolpita nella mente di ogni beneventano e sannita (anche sul fronte prevenzione, vedi altro articolo in pagina) proviamo a guardare al futuro, con le sfide, cruciali, che aspettano il Sannio e con le prospettive che per questa terra e per il suo tessuto economico e sociale immagina Cosimo Rummo: «Vedo un'opportunità enorme davanti a noi perché l'Europa mira a far crescere aree come la Campania e il Sannio: possiamo diventare molto più forti e molto più dinamici, ma dobbiamo saper cogliere questo momento, lavorando duro, dimenticando l'orologio, facendo tutto ciò che ci chiede l'Europa. Dall'impresa alla politica ognuno deve fare la proprio parte, premiando chi lavora benissimo e aiutando chi non riesce: con questo principio il Sannio vincerà la sua partita».