Taburno nell'Unesco, bene incontro in consiglio regionale

Mortaruolo: «Regione e commissione fortemente impegnate per il riconoscimento all'Ente Parco»

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Benevento.  

Positiva l'iniziativa in consiglio regionale sulla candidatura del Taburno a GeoPark, circuito Unesco.
Un'iniziativa sostenuta dal consigliere regionale sannita Mino Mortaruolo, che era in aula assieme a Costantino Caturano, presidente dell'Ente Parco Regionale del Taburno.
E infatti Mortaruolo ha introdotto e presentato l'iniziativa, ricordando innanzitutto le risorse richieste per l'organizzazione di eventi che vadano a valorizzare il Parco del Taburno. «La Regione Campania, e la terza commissione sono fortemente impegnate per un riconoscimento prestigioso. Abbiamo già immaginato di organizzare eventi importanti, un prestigioso Festival in questi luoghi per accrescerne le potenzialità»
Caturano ha spiegato: «Ringrazio la terza commissione e in particolare l'onorevole Mino Mortaruolo per l'interesse mostrato per l'iniziativa.
Presenteremo la candidatura, abbiamo siglato un accordo con Unisannio per gli aspetti più scentifici della candidatura, unica che riguarda un Parco Regionale della Campania, in Italia sono solo 12 i parchi nazionali nel circuito Unesco.
Il parco ha tutte le carte in regola però per le sue caratteristiche di entrare nell'Unesco: per l'ambiente, per la storia, si pensi alla foresta borbonica o alle sorgenti del Fizzo che alimentano la Reggia di Caserta. Il percorso è lungo, ma Unesco può aprire tante porte: serve il sostegno di tutti, dalle associazioni alle amministrazioni locali. Sarebbe un orgoglio enorme centrare il risultato».
Particolarmente apprezzato l'intervento del vicesindaco di Montesarchio, Annalisa Clemente: «Consideriamo un semplice gesto: alzare lo sguardo. Ecco, per chi lo fa sul nostro territorio, nel Sannio, in valle telesina, in valle Caudina o a Benevento, la costante è il Taburno, la Dormiente.

Quel gigante ci ha fatto compagnia da bambini, ne conosciamo il profilo alla perfezione. Ne conosciamo le storie, i sentieri: conserviamo ricordi che ci sono cari. Passeggiate con i nonni, Pic nic da bambini, giornate in allegria con gli amici.

L'abbiamo visto, ahinoi, anche in una fase decadente, purtroppo, una fase fortunatamente alle spalle grazie soprattutto a una governance illuminata, quella di Costantino Caturano che ringrazio, e grazie a un modello virtuoso che ha sviluppato una sinergia tra enti locali, associazioni, imprenditori che hanno valorizzato la montagna. La nostra montagna. Dalla sentieristica, alla valorizzazione dei prodotti eno gastronomici eccellenti, alla tutela della fauna (abbiamo visto che sono tornati i lupi, grazie alle fototrappole installate nell'ambito di un progetto dell'Ente Parco) allo studio della vegetazione, al trekking al birdwatching e tante altre attività.

Attività che hanno consentito di evidenziare che Taburno non è solo un valore affettivo per chi vive nelle nostre zone, ma un gioiello da valorizzare, da fare conoscere e da proteggere.

La candidatura UNESCO è fondamentale proprio per questo motivo: fornire la nostra splendida montagna di risorse e tutela per conservare intatto il suo magnifico ambiente e per renderlo attrattivo. La candidatura va sostenuta, fortemente e con convinzione: è un passo importante nella direzione di uno sviluppo vero, sostenibile, che deve coinvolgere tutte le aree interne».